Pensieri di Diogene

Il pudore


 Un post di psifor mi ha provocato la domanda su cosa sia il pudore e su come si sia originato. Per chiarire sto parlando del pudore collegato al fatto di mostrarsi o meno nudi agli altri. Scontato che è un fatto culturale, non perché necessariamente abbia un'origine culturale, ma perché la civiltà lo colora dei più diversi significati.  Sull'argomento ci sono una molteplicità di commenti, che vanno dagli autori classici greci, a moltissimi filosofi anche contemporanei, ad antropologi, scrittori, opinionisti, storici della moda, ecc. oltre naturalmente moralisti e giuristi. Mi sembra che ci siano invece poche ricerche specifiche, tra cui quelle, condotte da differenti approcci, di Anna Meldolesi, Alberto Sebastiani, Giuseppe Tortora, cui ho attinto.  Una delle idee che emergono da questo millenario dibattito è che il pudore nasce dalla paura dell'uomo di mostrare la sua animalità e che per questo la copre e la svela solo in particolari situazioni di rapporto con l'altro, o quando l'animalità è necessaria all'atto riproduttivo. Al di là delle speculazioni filosofiche, si pone l'accento sul momento dell'evoluzione in cui l'uomo ha perso i peli, il che è avvenuto per evoluzione a causa del viraggio del clima verso un periodo caldo e la rarefazione delle foreste. Forse anche la perdita dell'estro nella femmina e quindi la sua potenziale aumentata disponbilità alla fecondazione ha avuto la sua parte, nell'ambito del sorgere di gruppi umani con una struttura più complessa, in cui la tutela della coppia (genitoriale) cominciava ad assumere la sua importanza.