Pensieri di Diogene

un'altra ragazza


L’ennesima ragazza che viene assassinata dal suo fidanzato. Un caso che rivela due cose, ambedue rovinose. Da un lato la palese insufficienza della prevenzione e la incredibile lentezza del sistema giudiziario: era stata fatta una denuncia per maltrattamenti e l’unico risultato è stato l’inasprimento dei rapporti tra le famiglie. Avrebbero dovuto essere presi subito provvedimenti, come l’interdizione della possibilità che il fidanzato incontrasse la ragazza e viceversa, certo cosa non facile, ma possibile. Dall’altro la - chiamiamola stupidità, ma c’è molto altro – delle donne che sottovalutano gli atteggiamenti aggressivi di certi uomini. Dico donne e non solo ragazze perché il fenomeno è universale. Sembra che per alcune donne l’aggressività dell’uomo sia percepita o come un bene o come un piccolo difetto, del quale, con il loro amore, possono liberarsi. E inoltre l’avventatezza di recarsi all’ultimo appuntamento, alla “chiarificazione”. Non si vuole fare l’educazione sessuale a scuola? Si faccia almeno questo, si tambureggi lì e nell’informazione che quando una relazione è giunta alla fine, ogni nuovo appuntamento è a rischio. Come scrivo ben in vista nel mio profilo, dall’aggressività verso la donna non si esce nemmeno con la buona volontà, ci vogliono cure. Non basta l’amore della donna, perché sono comportamenti che hanno molle profonde nella personalità, distorsioni che solo (e dico forse) con profondi interventi si possono curare. In alternativa rimane solo la castrazione chimica.