Pensieri di Diogene

Genio e follia


       Un tempo si diceva che gli artisti avevano tutti un briciolo di follia. Lo stesso Platone affermava “Chi è padrone di sé bussa invano alla porta della poesia”.Poi alcuni autori della psicanalisi tra cui lo stesso Freud sostennero che non era vero, che anzi gli artisti erano più che normali e che la follia di alcuni era un evento esteriore. Insomma erano artisti malgrado la follia e non per la follia. Alcune recenti ricerche psicologiche compiute nell'ambito di famosi Istituti però sembrano trovare la correlazione tra genio artistico e follia. Edgard Allan Poe si ammazza con l'alcolismo, come Modigliani, Baudelaire è tossicomane, Van Gogh, Sergej Esenin, Wladimir Majacovsky, Ernst Hemingway, Virginia Woolf, Pavese si suicidano, Maupassant lo tenta in modo cruento, Nietzsche muore folle, Alda Merini viene curata per disturbi psichiatrici con l'elettroshock, Dino Campana muore in manicomio. E la lista potrebbe allungarsi. Sono troppi, anche se ci sono alcuni geni considerati “apollinei” come Goethe e altri, che sembrano aver vissuto nell'assoluta normalità. Una ricerca ha anche messo in luce come ci sia una variante genetica della Neuregulina1, una proteina coinvolta nei processi cerebrali che si associa, soprattutto dove è presente in più varianti, sia alla creatività che alla malattia mentale. Ma è indubbio che ci sono anche altri fattori, ancora sconosciuti, che, in individui creativi, giocano una parte importante nello sviluppo o meno della follia.