Pensieri di Diogene

Undressed


 Spippolando sulla tv mi sono imbattuto in una trasmissione che mi sembra proprio la banalizzazione e la meccanizzazione dell'amore, e anche del sesso. Si tratta di Undressed. Davanti alla telecamera due giovani (un ragazzo e una ragazza) si presentano e poi vanno a letto per prova (cioé per vedere se sono fatti l'uno per l'altra). Io ne ho visto un pezzetto, per cui non so come evolva la cosa, ma suppongo che le performance amorose non si vedano. Il presupposto della trasmissione è che entrambi siano intenzionati a trovare un partner e che lo possano trovare attraverso questa prova.  Io lo trovo sia mostruoso che ridicolo.  Mostruoso perché azzera quanto c'è di spontaneo, anche di casuale nell'incontro tra due persone. E non parlo solo dell'amore con la A maiuscola, ma anche di incontri casuali per fare sesso.  E ridicolo per vari aspetti: anzitutto chi sono i concorrenti? Tutti belli, lisciati, pettinati, e in mutande. Con tutta probabilità sono personaggi reali. Persone che poi si ritrovano nel gruppo degli amici, o in famiglia, a parlarne. E' la pulsione ad apparire in qualche modo, a farsi vedere (pulsione assai condivisa nel mondo in cui viviamo), che li spinge? Mettiamo che ci sia l'incontro, che si mettano insieme. Non verranno poi additati come quelli che hanno avuto bisogno della trasmissione per incontrarsi? Una parte della loro intimità sarà palese. Io capisco di più i pornoattori: non recitano la loro vita ma personaggi dell'immaginario. Anche se il livello non è in questi casi molto alto, è sempre una performance di tipo oserei dire artistico, cioé essi mimano una realtà immaginaria, non la loro vita.  E chi sono gli spettatori che seguono la trasmissione? Cosa li spinge? Un voyeurismo di basso livello? La conferma che per tutti c'è un'occasione? Mah! Che ne pensate?