Pensieri di Diogene

Sissi


 Non ho mai scritto un post sulla mia povera Sissi, che si vede in una foto di quando era giovane. Ad essa è dedicato il primo box del mio profilo, quando l'abbiamo persa. E veramente ci siamo molto amati reciprocamente. Rispondeva al richiamo, cosa non frequente nei gatti. L'avevamo presa per nostra figlia, che desiderava tanto un animaletto, ma ero generalmente io che l'accudivo (lettiere, ecc.). Generalmente i gatti amano dormire sul letto, ma scelgono i piedi, invece lei voleva venire su,   vicino alla nostra testa. Si è ammalata presto di dermatite atopica, che solo il cortisone poteva curare. Si strappava il pelo, quel suo bel pelone soffice. In conseguenza le è venuto il diabete insulino-dipendente e per anni le abbiamo fatto due iniezioni al giorno e anche delle flebo quando era disidrata. Era molto docile con noi, ma quando dovemmo lasciarla qualche giorno dal veterinario, diventò una belva, non si faceva toccare. Io credo che fosse intelligente, perché riconosceva l'immagine allo specchio, anche se pensava che fosse un altro gatto e soffiava.  Aveva infatti più paura dei gatti che dei cani, che guardava incuriosita, se questi non la volevano aggredire. Non aveva problemi a viaggiare, la portavamo su e giù tra casa e campagna e anche nel camper si sentiva a suo agio. Purtroppo alla fine le è venuta l'insufficienza renale e abbiamo dovuto salutarla. L'ho seppellita in campagna, seminando sopra dei fiori perenni.