Pensieri di Diogene

Una famiglia sul web


 Leggo su Corriere.it di una ragazza di New York, un'atleta e studentessa presso una prestigiosa università che è stata completamente diseredata dalla facoltosa famiglia perché non ha voluto abbandonare il suo orientamento sessuale e sottoporsi ad una fantomatica psicoterapia per “guarire” e tornare etero. Finita in miseria, si è messa a fare la cameriera; poiché non riusciva però a mantenersi ha accettato il consiglio di creare una raccolta fondi sperando di raggranellare 5000 dollari. Ebbene, ne ha ricevuti 100.000 e studio e atletica sono ora completamente alla sua portata.Lei ha ringraziando tutti dicendo di avere trovato un'altra famiglia, anche se composta da perfetti sconosciuti. Alla fine i genitori hanno compreso la pessima figura che hanno fatto e si sono dichiarati pronti a riammetterla in famiglia.Io credo che il web, che viene da più parti demonizzato come un luogo in cui è facile perdersi, in questa occasione ha dimostrato la possibilità di dare sostegno vitale a chi si trovava in un brutto momento della sua vita. Peccato anzi che queste possibilità non siano sfruttate a fondo.