Pensieri di Diogene

Applausi


 Potrà sembrare che io scriva poco, in effetti scrivo poco. Spesso, direi giornalmente o plurigiornalmente, penso di scrivere un post sui moltissimi casi che richiederebbero un approfondimento. Poi mi blocco perché penso che, di fronte agli innumerevoli temi e problemi non è facile scegliere quello più adatto. Dovrei pensare meno e scrivere di getto. Così succede, come ora, che mi metto a scrivere su cose tutto sommato minori.Ebbene, volevo richiamare la vostra attenzione sugli applausi a richiesta di molti talk show televisivi, di discussione politica, di denunzia o generici. Come tutti sanno gli applausi non sono spontanei. Fuori dalla visuale del telespettatore c'è un cartello luminoso che dice “applausi”. Quando si accende tutti applaudono. Lo fanno perché altrimenti verrebbero estromessi in futuro dalla trasmissione. E io penso che abbiano un qualche tornaconto dal fatto di esserci. O perché, ogni tanto la telecamera li inquadra e questo sollecita il loro narcisismo (farsi vedere dai bambini di casa o dai vicini) o perché godono (questo non lo so, ma lo immagino) di un qualche compenso di presenza, di un taglio di capelli gratis, di una supposta possibilità di incontrare qualche figura importante in rai, ecc. Se non ottengono niente, perché lo farebbero? Per puro narcisismo?Nei talk show dove c'è un minimo di discussione questa pratica snatura completamente le posizioni. Uno dice una cosa e tutti applaudono; un altro dice l'opposto e tutti applaudono. Qual è il significato, che tutti sono d'accordo su una cosa e anche sull'altra? Allora sono tutti scemi, pensano che una cosa e il suo contrario siano equivalenti. Ma perché non abolire questa pratica ridicola?