Pensieri di Diogene

FIGLI DI MAMMA


  Mentre tornavo a casa vedevo una macchina ferma che aspettava che un'altra uscisse dal parcheggio in strada per entrarvi a sua volta. Dietro di essa una lunghissima fila, ferma. Solo alla fine qualcuno si è messo a suonare. L'Italia è così.E per associazione mi viene in mente il reddito di cittadinanza. Chi saprà contrastare i furbi? Il governo dice la Guardia di Finanza, facendo affidamento su un programma che dovrebbe incrociare i dati e scoprirli. Programma che, a quanto di sa, è ancora da mettere in funzione.E allora faccio un commento "politico". L'Italia è il Paese in cui si fa una cosa per un certo fine e poi le si fa perseguire anche un altro fine. Un esempio è l'INPS, nato per fare le pensioni, cioé per accantonare i contributi per le future pensioni. Ma, nella realtà, serve anche ad altre cose, ovvero a fini di assistenza.Così è per il famoso reddito, che serve a due cose: dare assistenza ai miserabili e incrementare l'occupazione. Non sarebbe stato meglio fare le due cose separatamente? Cioè dare dei sussidi a chi vive sotto la soglia di povertà, siano famiglie, anziani, giovani senza lavoro e fare delle politiche per il lavoro, per aumentare l'occupazione. Lo stato non può dare aiuti, ma io credo che possa farsi imprenditore. Alla fine della guerra, di fronte alle devastazioni e alla presenza di tanta forza lavoro, furono creati i "cantieri di lavoro", con i quali i numerosi disoccupati furono ingaggiati per bonificare territori, costruire case, rimboschire le zone dove gli alberi erano stati tagliati per riscaldarsi nella penuria di tutto. Perché non si potrebbe fare oggi?