Pensieri di Diogene

protezione degli indigeni


 E' abbastanza noto che gli indigeni abitanti originari dell'America centrale e poi di quella settentrionale meridionale furono distrutti non solo e non tanto dalla conquista e dalle ucisioni che l'accompagnarono, dalla riduzione in schiavitù, ecc. quanto dalle malattie portate dai colonizzatori. Fossero essi conquistadores o missionari, essi importarono nel continente americano malattie comuni in Europa ma sconosciute in quelle terre, che produssero grandi stragi. E' meno noto che ancora esistono popolazioni che non sono state toccate dal mondo moderno e che sopravvivono all'interno dell'area amazzonica (in Colombia) fedeli alle loro tradizioni, che vivono di caccia, di raccolta, di pesca e di una piccola agricoltura di sussistenza. Da qualche tempo gli antropologi ma anche le autorità governative si sforzano di mantenere aree libere da insediamenti di bianchi attorno alle zone dove vivono queste tribù e di evitare che imprenditori malintenzionati, attratti dalle risorse del legno e minerarie di quelle zone possano spodestare gli indigeni, scacciarli dalle loro terre o entrare in contatto con loro trasmettendo malattie. Non è facile ottenere ciò, ma anche le popolazioni semi-isolate, che hanno qualche contatto col mondo esterno, stanno collaborando per preservare l'isolamento dei loro vicini, che vogliono continuare a vivere a modo loro. Essi sanno che esiste un altro mondo, quello cosiddetto civilizzato, ma non ci vogliono entrare, ed è un loro diritto.