Pensieri di Diogene

A che serve?


 Tratterò oggi un argomento femminile. Forse l'oggetto è inopportuno perché  generalmente è una cosa di cui non si parla, anzi un argomento che si evita. Degli scienziati fecero un test: misero un banchetto con scritto: "Qui si parla di..."  e nessuno si avvicinava, anzi la gente affrettava il passo e tirava diritto. Si tratta delle mestruazioni. Quegli scienziati si stavano domandando a che servono le mestruazioni? Nell'ipotesi, che è verificata per una serie di altri fenomeni, che qualcosa che fa parte del nostro corredo genetico deve aver svolto un ruolo importante nella storia evolutiva. Alcune cose le abbiamo come residui e non servono a niente, anzi sono negative. Un esempio è l'appendice. Però le mestruazioni non sono un residuo perché, tra i mammiferi, ce le hanno solo gli scimpanzé, i pipistrelli e i topiragno. In tutti gli altri casi l'endometrio viene riassorbito. La scienza delle mestruazioni conosce solo il funzionamento, quanto basta per mettere a punto la pillola anticoncezionale ed, eventualmente, a combattere il dolore e altri sintomi sgradevoli che molte donne provano. In passato le mestruazioni sono stato un segnale culturale e religioso che aveva lo scopo di poter determinare i periodi più fertili. Anche se questa è un'ipotesi sostenuta da alcuni, non soddisfa la maggior parte degli scienziati. Certo, in sostanza non sanno, però è positivo, credo, che la ricerca approfondisca di più il mondo femminile. Finora la biologia applicata all'essere umano si è focalizzata soprattutto sugli uomini. Per esempio, ci si comincia ad accorgere che i farmaci hanno un diverso impatto sulle donne e sugli uomini e che quindi la farmacologia si deve aggiornare.