Io, come tutti, vivo recluso. E vedo che anche gli altri fanno lo stesso. Ho un affaccio su una via interna tra i condomini e uno che permette di vedere, di lontano, anche una via di scorrimento. Anche se è una zona in cui vivono molti anziani, ci sono anche diversi giovani e adolescenti (per esempio quelli che scrivono sui muri di cui ho parlato) nonché bambini. Io, però, non ne vedo nessuno in giro. Raramente un genitore accompagna un bambino, un giovane corre lungo la strada interna, qualche anziano o qualche adulto porta la spazzatura al cassonetto (qui è diffuso questo sistema). Sotto di me abita una famiglia con due bambine di 6-8 anni circa. Hanno un grande terrazzo tale da poter correre e i genitori sono molto bravi nel inventare intrattenimenti per loro. Ma gli adolescenti? Non se ne vede uno affacciato alle finestre o ai balconi di cui quasi tutti gli appartamenti qui sono dotati. Che fanno in questo periodo? Se sono impaziente di tornare a vivere normalmente, mi figuro che se avessi 17 o 18 anni lo sarei di più, ma forse mi sbaglio. L'assenza da scuola per circa un mese c'è stata al tempo dell'alluvione di Firenze del '66. Avevo 15 anni. Non si andava a scuola (e non si studiava), però nelle prime fasi andavo a lavorare alla Biblioteca Nazionale per estrarre i libri dall'acqua e poi si usciva. Certo, non c'erano i social. Ma vivono tutti sui social, ora? Avete qualche esperienza?
|
|
|
Questo virus maledetto ci può buttare al tappeto ma non può prendersi tutto di noi! Ci ha recluso in casa, è vero, ma con sapienza, intelligenza e fede lo possiamo sconfiggere e con le dovute cautele e precauzioni, possiamo andare oltre alle difficoltà. Chi di noi avrebbe immaginato di poter partecipare alla Santa Messa nella nostra Chiesa rimanendo a casa? Anche i giovani stanno soffrendo, figli di amici che mi riferiscono che impegnano la loro mente nella lettura, vivendo più serenamente tutto, i libri, i racconti, i romanzi, infatti sono un ottimo escamotage per viaggiare anche stando fermi; altri giocano a carte, a canasta, a buraco, chi parla spesso e volentieri al telefono, chi chatta in internet, chi si improvvisa in cucina a sperimentare nuone ricette di dolci, chi suona la chitarra, chi pratica ginnastica, chi segue la Tv alla ricerca di film o documentari, insomma i passatempi ci sono e anche per tutti. In questo momento particolare della nostra vita, ci siamo accorti che siamo tutti più fragili, che nessuno è invincibile, e che tutti prima o poi abbiamo bisogno dell'altro. Non sarà una cosa breve, e siamo tutti stanchi di questa situazione, ma se non rispettiamo le regole sarà sicuramente ancora più lunga e drammatica. Ognuno di noi può e deve fare la propria parte. e per molti di noi la propria parte è rimanere a casa, non è poi così difficile. Ti auguro una serena settimana Santa Renato (^_^) |
(Rispondi)
|
|
|