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In Amazzonia è "guerra" al disboscamento


Esercito e forze di polizia impegnati in difesa della foresta. L'operazione denominata Arco di fuoco, è cominciata a Tailandia, una cittadina del Parà, e si estenderà ai 36 comuni che hanno registrato il maggior tasso di disboscamento nel 2007.
Truppe dell'Esercito, agenti delle forze dell'ordine e funzionari dell'Istituto brasiliano dell'Ambiente (Ibama) hanno iniziato ieri una grande operazione contro il disboscamento e lo sfruttamento illegale del legname in Amazzonia, che si protrarrà per almeno un anno. L'operazione denominata Operação Arco de Fogo, arco di fuoco, è cominciata a Tailandia, una cittadina dello stato amazzonico del Parà, e si estenderà poi ai 36 comuni che hanno registrato il maggior tasso di disboscamento nel 2007.Tailandia è stata scelta come punto di partenza dell'operazione perché la settimana scorsa la popolazione ha inscenato una vera e propria rivolta quando le autorità hanno cercato di applicare le misure anti-disboscamento, sequestrando 130 mila metri cubi di legname pregiato ottenuto illegalmente. Il disboscamento illegale costituisce il 70 per cento degli introiti del comune di Tailandia e della popolazione locale.
«Tailandia è stata scelta perché la popolazione ha impedito che gli agenti potessero svolgere la normale applicazione delle norme», ha dichiarato il commissario Daniel Sampaio, coordinatore generale dell'operazione. Per sequestrare i 130 mila metri cubi di legname, saranno necessari, afferma Sampaio, circa 5 mila camion, con la vigilanza dei 300 soldati inviati dal governo per proteggere i funzionari dell'Ibama incaricati di applicare le sanzioni contro le segherie clandestine.
Delle 160 segherie in attività nella regione, appena 22 operano con le necessarie licenze. A tutte le altre, le licenze erano state sospese da anni, ma in mancanza di controlli hanno continuato ad operare a pieno ritmo e a prosperare ai danni della foresta equatoriale. «Non c'è dubbio che la situazione attuale è dovuta, in una certa forma, al vuoto della presenza dello Stato», ha ammesso ieri il ministro della Giustizia, Tarso Genro, che ha annunciato la creazione di una decina di postazioni permanenti dell'Ibama nella regione per "strangolare" il traffico di legname clandestino.«Purtroppo, si tratta di un'attività economica di sussistenza per quella zona», ha aggiunto Genro. Dal Parà - dove la situazione è particolarmente grave - l'operazione "Arco di Fuoco" si estenderà nei prossimi mesi agli stati di Amazonas, Mato Grosso, Acre, Amapà Rondonia, Roraima e Tocantins, dove i satelliti d'osservazione hanno registrato un forte aumento del disboscamento nel corso degli ultimi sei mesi.