
La Piramide Cestia a Roma è un monumento funerario dedicato al membro del Collegio dei Septemviri, morto probabilmente nel 12 a.C., Caio Cestio Epulone. L'opera, che ben dimostra quale fosse il fascino che l'Egitto esercitava sulle classi aristocratiche di Roma dopo la conquista del 30 a.C., è costituita nella sua struttura portante da calcestruzzo rivestito esternamente da lastre di marmo.
La Piramide Cestia è approssimativamente alta 37 metri, e si poggia su una base quadrata di lato pari a 30 metri; una lastra sul lato orientale ricorda come l'opera sia stata realizzata in meno di 330 giorni in ossequio alle disposizioni testamentarie che stabilivano in tale periodo il termine massimo per completare il monumento funebre ed accedere così all'eredità.
Il complesso, edificato in posizione isolata lungo la via Ostiense, è oggi in prossimità della Porta di San Paolo lungo il percorso delle mura aureliane nelle quali fu inserito dallo stesso imperatore fra il 274 ed il 277 d.C..
La Piramide Cestia, ritenuta impropriamente per tutto il medioevo la tomba di Remo, fratello del fondatore di Roma Romolo, fu restaurata da Alessandro VII fra il 1656 ed il 1663 d.C., come testimoniato dall'iscrizione sul lato occidentale. In quell'occasione probabilmente fu aperto lungo questo stesso lato un ingresso per accedere alla cella funeraria rettangolare; l'ambiente interno, largo circa 6 metri e largo 4, è coperto da volte a botte e affrescato interamente con figure femminili e pitture ornamentali quasi completamente cancellate dal tempo.
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il 23/03/2008 alle 17:23
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