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La Storia del Novecento
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Giustizia e Libertà fu un movimento politico fondato a Parigi nel 1929 da un gruppo di esuli antifascisti.
Il movimento era composito per tendenze politiche e provenienza dei componenti, ma era comune la volontà di organizzare un’opposizione attiva ed efficace al fascismo, in contrasto con l’atteggiamento dei vecchi partiti antifascisti giudicato debole e rinunciatario.
“Provenienti da diverse correnti politiche, archiviamo per ora le tessere dei partiti e fondiamo un’unità di azione. Movimento rivoluzionario, non partito, “Giustizia e libertà” è il nome e il simbolo. Repubblicani, socialisti e democratici, ci battiamo per la libertà, per la repubblica, per la giustizia sociale. Non siamo più tre espressioni differenti ma un trinomio inscindibile ”: così si apre il primo numero del periodico pubblicato dal gruppo.
L’obiettivo di Giustizia e Libertà era quello di preparare le condizioni per una rivoluzione antifascista in Italia che non si limitasse a restaurare il vecchio ordine liberale. ma in grado di creare un modello di democrazia avanzato e al passo con i tempi, aperto agli ideali di giustizia sociale, che sapesse inserirsi nella realtà nazionale e in particolare raccogliesse l’eredità del Risorgimento. Riprendendo le idee di Piero Gobetti, di cui era stato collaboratore, Carlo Rosselli considera il fascismo una manifestazione di antichi mali della società italiana e si propone quindi non solo di sradicare il regime mussoliniano, ma anche di rimuovere le condizioni politiche, sociali, economiche e culturali che lo avevano reso possibile.
Fonte: Wikipedia
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