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Resistenza: il capo partigiano Gemisto

Post n°2 pubblicato il 26 Dicembre 2007 da Albatrox1

Francesco Moranino nacque a Tollegno ( Vercelli ) il 16 febbraio 1920, ed è morto a Grugliasco ( Torino ) il 18 giugno 1971.

Nel 1940 si era iscritto al Partito comunista clandestino e nel 1941 era finito davanti al Tribunale speciale. Condannato a 12 anni di reclusione, Moranino fu detenuto a Civitavecchia sino alla caduta del fascismo.

Nel settembre del 1943, con il nome di battaglia di Gemisto, le prime formazioni partigiane nel Biellese. Dopo essere stato comandante del distaccamento Garibaldi Pisacane, Gemisto assunse il comando della 50a Brigata Garibaldi che diresse sino a quando gli fu affidato l’incarico, prima di comandante e poi di commissario politico della XII Divisione Garibaldi Nedo.

Gemisto è stato accusato della strage di Strassera dive venne ucciso l'agente dell'OSS e 4 partigiani. Emanule Strassera era stato inviato nel Nord Italia dagli angloamericani con il compito di coordinare la lotta partigiana. I cinque vennero uccisi il 26 novembre 1944 in località Portula. Nel1956, il processo svoltosi a Firenze si concluse con la condanna da parte della Corte d'Assise all’ergastolo di Moranino per sette omicidi ( nel 1945 vennero uccise le mogli di due partigiani ). Si legge nella sentenza: « Perfino la scelta degli esecutori dell'eccidio venne fatta tra i più delinquenti e sanguinari della formazione. Avvenuta la fucilazione, essi si buttarono sulle vittime depredandole di quanto avevano indosso. Nel percorso di ritorno si fermarono a banchettare in un'osteria e per l'impresa compiuta ricevettero in premio del denaro. »

Moranino scappò a Praga. Il Presidente della Repubblica Gronchi ridusse la pena a 10 anni, e Saragat concesse a Moranino la grazia.

Fonte: Wikipedia

 
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