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LA CASSAZIONE: "VAFFA..." NON E' PIU' REATO


Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, che ha assolto un consigliere comunale di Giulianova (Teramo) dall'accusa di ingiuria nei confronti del vice sindaco, non è più un'offesa mandare «a quel paese» una persona. La V sezione penale della Cassazione ha infatti ribaltato così la sentenza del tribunale d'appello dell'Aquila affermando che ci sono «talune parole e anche frasi che, pur rappresentative di concetti osceni o a carattere sessuale, sono diventate di uso comune e hanno perso il loro carattere offensivo». Tra queste, appunto, il famoso «vaffa...». Il consigliere 60enne era stato condannato per il reato previsto dall'art. 594 del codice penale per aver offeso l'onore e il decoro del vice sindaco in relazione a una frase di quest'ultimo «evocativa di errori passati del comunismo ma del tutto qualunquistica». Di rimando Vincenzo B. lo aveva mandato a quel paese in una maniera non del tutto ortodossa. La Cassazione ha invece ribaltato la sentenza.Fonte: Corriere della Sera