BOLOGNA - Vent'anni a Salvatore Raimondi; assolto Pasquale Barbera. Il giudice di Bologna Rita Zaccariello ha emesso la sentenza di primo grado nel processo per il sequestro di Tommaso Onofri, il bambino di 17 mesi sequestrato e ucciso a Casalbaroncolo di Parma il 2 marzo 2006. Il giudice, che ha applicato uno sconto sulla pena di un terzo perché gli imputati avevano ottenuto il rito abbreviato, ha stabilito anche un milione e 250 mila euro di provvisionale da destinare ai genitori di Tommy e 200 mila euro per i nonni e gli zii. Commentando la sentenza, Paolo Onofri, il padre di Tommaso, ha detto: "Ci rimettiamo alla giustizia". Il verdetto la soddisfa? hanno chiesto i cronisti. "Questo è", è stata la risposta. Vi aspettavate cose diverse? "No - ha detto Onofri - ora vedremo andando avanti". Mario Alessi, accusato anche dell'omicidio del bambino, e la sua ex-compagna Antonella Conserva, considerati gli organizzatori del sequestro, saranno invece
processati con rito ordinario il 21 settembre prossimo. Il ruolo di Barbera, 33 anni e capomastro amico del padre di Tommy, per l'accusa era quello di informatore della situazione della famiglia del bambino; era accusato anche di avere rubato il cane Tody dalla casa degli Onofri per rendere più facile il sequestro; era l'unico degli indagati a piede libero. L'accusa aveva chiesto per lui 13 anni. Dopo la sentenza, visibilmente soddisfatto, Barbera ha detto: "E' la fine di un incubo". Conferma della richieste del pm invece per Raimondi: fu lui a portare via il bambino dalla sua casa, strappandolo dal suo seggiolone. Stamane, rivolgendosi al giudice, ha rilasciato una dichiarazione spontanea: "Chiedo scusa alla famiglia. Sono stato vittima della mia inesperienza: tutto quello che dovevo fare era guidare uno scooter per dieci minuti". Fonte: La Repubblica
