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Borsellino, in pochi partecipano alla marcia delle agende rosse


Meno di un centinaio di persone ha partecipato al corteo organizzato, alla vigilia dell'anniversario della strage di via D'Amelio, dal "Popolo delle Agende Rosse", il
Movimento che fa capo a Salvatore Borsellino, fratello del giudice assassinato insieme alla scorta 18 anni fa.La manifestazione è partita da via D'Amelio per raggiungere il castello Utveggio, luogo che, secondo una tesi investigativa, avrebbe ospitato la sede del Sisde e da cui sarebbe partito l'ordine di far esplodere l'autobomba usata nella strage. E' uno degli appuntamenti organizzati per commemorare la figura del giudice ucciso. I partecipanti hanno marciato sventolando un'agenda rossa, per ricordare il diario del giudice Borsellino, sparito dopo l'eccidio, diventato simbolo della verità negata sulla strage di via D'Amelio.Nell'agenda il giudice potrebbe avere appuntato, secondo gli inquirenti, idee e riflessioni importanti sulla strage di Capaci, in cui venne ucciso il giudice Giovanni Falcone, e sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e la mafia. E proprio per questo il diario, dopo l'esplosione di via D'Amelio, sarebbe stato fatto sparire. I manifestanti hanno raggiunto Castel Utveggio intonando "Bella ciao".