Just a stormy monday

sera


Ieri mi sono perso per la città, perche' non avevo altro posto dove andare. la sera di quel quartiere e' di luci che lentamente si spengono, di urla da finestre e spacciatori neri come la pece. con il cappuccio in testa e la coca e l'ero in palline da sputare addosso ai disperati.Corso marconi, via berthollet, l'angolo con via belfiore. Metto il cappuccio anch'io e cammino, in cerca solo dei passi. Di luoghi che mi ricordino i passi passati. Lo Sbarco, il Biberon. Li' c'era un dehors quest'estate, una gonna nera, una canottiera e due mani che facevano finta di toccarsi. e gli occhi già sfuggivano. e Alessandro che salta fuori da dietro un bidone per farmi spaventare. Lo misi dentro il bidone e chiamai l'amiatCamminato davvero tanto. fumato troppe sigarette come fosse un alibi alle assenze. ieri era da cuore scuro, da cuore solo. Poi Elena, che mi chiama a cena quasi per caso con un'orda di amiche che annichiliscono per leggerezza e commenti sul belloccio di turno. Mi lascio cullare da quella cortese inconsistenza, un tappeto di delicatissimo nulla che riporta alla realtà. Che il cuore pompa, pompa solo sangue e nulla piu'. e negli occhi e nelle parole degli altri non ci si e' mai come vorremmo esserci probabilmente. meglio lasciar la fantasia, e considerarla come un luogo dove piove. come dici tu.L starda del ritorno come sempre, piena di lucciole che non fanno luce. Avrei voluto scenari piu' belli per i miei occhi ieri sera, avrei voluto avere il vetro pulito, delle strade buie con prati intorno, o forse una strada di ritorno diversa, fatta tante volte. e poi piu'.gli addii sono sempre. dietro l'angolo