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« BOLIVAR A MILANO NEL 1805MILANO NAPOLEONICA »

GIOVANNI LANZA UN UOMO DEL RISORGIMENTO

Post n°76 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da assostrdabonaparte

Quest’anno ricorre il 130 anniversario della morte di Giovanni Lanza, deputato di Casale Monferrato, alla professione medica preferisce impegnarsi nella gestione della sua tenuta agricola introducendo, come Cavour, importanti riforme sia sotto il profilo agricolo sia cercando di sopperire alle condizioni di povertà in cui versavano i contadini. Nel 1848 è volontario nella I guerra d’indipendenza. Eletto al Parlamento di Torino si schiera inizialmente con l'Estrema Sinistra, divenendo poi membro della Commissione, incaricata per far luce sulla sconfitta di Novara ed è contrario all'armistizio. Prende parte alla fondazione del giornale L'Opinione, appoggiando l'alleanza fra il Cavour ed il Rattazzi. Nel 1852 viene eletto vicepresidente della Camera, nel 1855 è il relatore dell'intervento in Crimea. Dal 2 aprile 1860 al 17 dicembre 1860 viene eletto per la prima volta, Presidente della Camera dei deputati, riconfermato nell'incarico dal 16 dicembre 1867 all'8 agosto 1868 e, per la terza volta dal 18 novembre 1869 al 15 dicembre 1869. Viene poi eletto ministro dell'interno dal settembre 1864 al dicembre 1865 nel governo La Marmora, presentando in parlamento, la legge sul trasferimento di capitale da Torino a Firenze. Dal 14 dicembre 1869 al 10 luglio 1873 viene eletto presidente del Consiglio. Il suo ministero viene caratterizzato con un programma di estrema economia, mantenendo una rigorosa neutralità nel conflitto Franco - Prussiano.  Infatti, ancora memore dei disastri economici causati dalla guerra del 1848 era anche un convinto pacifista coscio, come ogni buon liberale, che le guerre sono delle sciagure sia per i vincitori sia per i vinti. L’atteggiamento neutralista nella guerra franco prussiana permetterà alle truppe italiane di entrare vittoriose in Roma il 20 Settembre 1870 portando a compimento la volontà di Cavour di vedere Roma capitale del neonato Regno d’Italia.  Da buon liberale era convinto assertore della libertà religiosa e della possibilità per tutti di esprimere e professare il proprio credo . Per questo sostenne e promosse la Legge delle Guarentige strumento giuridico che regolerà i rapporti con la Chiesa Cattolica fino al 1929 anno dei concordato. Un esempio di come gli uomini che hanno fatto l’Italia considerassero la politica come servizio è dato dal fatto che Giovanni Lanza, quand’era Presidente della Camera, viveva a Roma in un modesto albergo, pagando di tasca propria tutte le spese per non gravare sull’esiguo bilancio dello Stato; ma quando i soldi terminavano, scriveva alla moglie di vendere un paio di manzi della loro stalla e di spedirgli i soldi per poter finire il periodo di permanenza nella Capitale e pagare il viaggio di ritorno.

 

Marco Baratto

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