Eva Contro Eva

Formato dei Libri e Black Friday

Nei miei profili social, facebook e instagram ho attivato un sondaggio relativo ai libri:

Quale formato preferite di più

Cartaceo

Ebook

Audiolibro.

Io ero l'integralista del cartaceo, ma per questioni di spazio ho ripiegato anche sugli ebook.

Devo dire da cecata quale sono, mi scorre via bene la lettura, con il fatto che posso sistemare la grandezza del font, un altro punto aa favore deilibri digitali è l'evidenziare delle frasi, cosa che sui libri  manco sotto tortura.

Di alcuni ebook ho preso poi anche la versione cartacea, perchè lo sfogliare delle pagine, il profumo della carta e inserire un segnalibro sono sensazioni che ne gli ebook e ne gli audiolibri daranno mai.

Sto vedendo che molte persone si convertono agli audiolibri, al momento resisto.

Prosegue la mia lettura dei quarantanove racconti di Ernest Hemingway, spero proseguano bene anche le vostre letture.

Per il balck friday pensate di comprare qualche libor? Scrivete nei commenti le vostre wishlist. Grazie.

Aggiornamenti di Lettura

di questo novembre.

Ieri sera ho finito il libro di Enrico Franceschini"A Los Angeles con Bukowski" della collana passaggi di dogana della Giulio Perrone editore- ne approffitto per consigliarvi di  fare un salto sul loro sito che sono tornati i cofanetti in offerta e sono limitati.

Devo dire un pò troppo autocelebrativo e storie che, per me, c'entravano poco e niente con lo scrittore, ma comunque un libro che fa assaporare i luoghi dove ha vissuto Charles, tra ippodromi e autostrade, donne e alcool.

E visto che uno dei suoi scrittori preferiti, o comunque sia, alcuni suoi libri li ha apprezzati molto, era Ernest Hemingway inizierò i suoi quarantanove racconti, libro che giace da tempo nella famigerata pila della vergogna.

Come procedono le vostre letture? 

Buon fine settimana e buone letture.

Sono tornato per te - Recensione

Di Lorenzo Marone 

Einaudi Editore - Libero stile big

Un romanzo che accompagna la nascita di un amore pulito in un paesino del sud, sporcato dalla politica, fino a diventare una lenta speranza durante la seconda guerra mondiale, dove il protagonista Cono Trezza si ritrova in un campo di concentramento.

Una storia dove si mischiano i più disparati sentimenti dall'amore all'odio, e sensazioni dalla sopraffazione alla dignità sapientemente intrecciati dalla penna dello scrittore napoletano.

Un libro che fa anche da testimonianza e ricordo di chi è riuscito a tornare e chi invece ha trovato la morte, lontano da tutto e da tutti.

Abituata ai romanzi più"leggeri", diciamo così, questo ha avuto un forte impatto emotivo, soprattutto nella delicatezza che ha saputo descrivere durante la prigionia dei vari protagonisti.

Un libro che vi consiglio di leggere.

Con il mio prossimo libro sarò a Los Angeles in compagnia di Bukowski grazie alla collana"Passaggi di dogana "della Giulio Perrone editore.

Buon fine settimana e buona lettura.

La portalettere- Recensione

Libro di Francesca Giannone 

Casa editrice Nord

Premio Bancarella 2023

Questo romanzo dalla vena biografica l'ho divorato in tre sere.

La storia di una donna, la bisnonna della scrittrice, prima portalettere negli anni '30, scesa dal nord per amore del marito, in un paese del Sud dove la mentalità era ben radicata e difficile da scalfire.

S'intrecciano vite di un'epoca assai lontana dove la forza di Anna di lasciare perdere e chiaccchiere maschiliste della gente, pian piano inzia ad essere una sorta di riferimento per le donne, grazie al fatto che in Liguria era un'insegnate e quindi più emancipata e lungimirante, fu la paldina per la  campagna per il diritto al voto esteso anche alle donne.

All'inizio il marito non la supporta ma poi capisce anche perchè lui avrebbe qualcosa da farsi perdonare, quindi per tacitare i suoi sensi di colpa la lascia libera.

Un personaggio che mi ha colpito molto è stato Antonio, il cognato di Anna, un sognatore con cui si scambiavano libri e pensieri, e qualcosa di più che è andato oltre tutto e tutti.

Peccato per quel gesto quando la matassa della famiglia Greco si è sbrogliata.

Carmela per me è stata una di vittima di Carlo, mi è spiaciuto che non ha saputo vedere al di là del"ma al gente cosa penserà, non è un lavoro da masculi" e non ha lasciato libero suo figlio di inseguire ciò che voleva fare da grande, al contrario di Anna che ha sempre spronato suo figlio e sua nipote a raggiungere i propri obiettivi.

Mentre scorrono le loro vite, scorre anche la storia d'Italia, con la seconda guerra mondiale e il boom economico degli anni'50, raccontando così l'evolversi dei costumi e usi della nazione.

Nel mezzo ci sono altre storie, di donne lasciate ai margini e riscattate grazie ad Anna, i figli, la cognata Agata che non comprendeva Anna, i preti, e tutto l'agglomerato di un paesino del Sud dagli anni'30 in poi.

Credo ancora oggi ci vogliano donne come Anna.