C’era la sua valigia sulla porta della stazione, piena di libri in versi.E tziu Cuccu che spulciava le bancarelle dei paesi. A cercare.- Che vuoi ancora con questa borsa? Qui tutto appassisce in scenari intermittenti, in maniglie d’ottone ingrassate, in sguardi disattenti che non si fermano a rispondere. Che giri a fare? - mi è venuto di chiedergli ...- Non so. Magari si salva un ricordo. Lo racconto. Mi basta. Poi c’è quel ragazzo lì che legge e mi pare ascolti. Forse perciò non è finita ancora.- Cosa? - ho sollevato gli occhi sorpresa.- La poesia.