raperonzolo

Psicologo per ...bulldoghine:))


Un tempo mi sarei letta un libro. O magari avrei cercato un filmetto di quelli soft con lui e lei che litigano per mezza pellicola e poi si rivelano l’amore arginato dalle stoccate infertesi per tutta la prima parte. Ma nel torpore estivo di un Luglio a 36 gradi, con ventola annessa ma sconnessa, mi sintonizzo su Cielo e mi guardo di fila Dog Whisperer, Top Chef ed Hell’s Kitchen. Non ho cani in verità, ma mi piace seguire Cesar Millan, il guru del “disciplina, esercizio e poi affetto”. Sarà la mia vena bulldoghina, chissà
.Cesar ragiona secondo l’idea che l’animale diventa aggressivo e in stato d’inquietudine quando deve sobbarcarsi un ruolo che sarebbe il padrone a dover detenere, quello di fornire sicurezze. E invece si rilassa ed è contento se è l’uomo a dettar regole. Il padrone cammina e lui sta a fianco o appena dietro. Ma a guidare con fermezza è l’uomo. Non il cane.Rifletto su di me.Effettivamente gran parte della mia ansia nasce dall’idea di dover controllare tutto e dover vigilare su tutto. Divento “dominante” (carinamente parlando) se non ho nessuno cui  appoggiare il fardello delle scelte.E scarico le tensioni abbaiando agli altri …Ecco, certe volte si vorrebbe esser sottomessi magari solo per poter deporre il peso di uno stato di perenne allerta.