raperonzolo

Urge...Sconcerto


Sono stata a vedere "Sconcerto" con Servillo e "Urge" con Bergonzoni questa settimana.Tutto pieno. Il teatro torna ad essere punto di incontro, che gioia!Forse siamo in tanti a bofonchiare in cuore e sul palco qualcuno ci dà modo di sentirci più umani e meno soli.Strano che fossero uno lo spettacolo dell'insufficienza della parola, l'altro il gioco pirotecnico del linguaggio.Contraddizioni apparenti, però, a ben guardare.Invece forse il senso è proprio che la parola può e non può al tempo stesso.Racconta ma non esprime, allude ma non definisce.E' potenza vasta ma non atto infinito.Di fronte alla disperazione e al disincanto di oggi sfiora , fa intravedere risorse possibili e canta frustrazioni e conati.Proprio come l'essere umano che ama e non sa dirlo. Anche quando crede di farlo.