raperonzolo

I precetti di Katina


 "Guardati e di’: sono la migliore, la migliore, nessuna è migliore di me. Dillo oggi, dillo domani, ci credetti. E sì, che hanno meglio di me le altre? Quelle belle sanno di essere belle. Ma a me nonna Eléni aveva insegnato a crederci." (da Le streghe di Smirne)
Questa è la storia di una donna bruttina che imparò a lasciar perdere lo specchio e a raccontarsi talmente d'esser bella da convincersene.Ma come s'apprende l'arte del "crederci"?Se sei stata educata una vita a sentirti "sottratta", "mancante" e "insufficiente", come s'impara ad "aggiungere", ad "addizionare" e a "moltiplicare"?Se ascolti chi critica e non consideri chi elogia, se ogni volta pesa di più l'appunto che l'apprezzamento, come si trasforma un picche nell'asso pigliatutto?