raperonzolo

My Joker


 
Ho cercato tutta la notte parcheggio, girando in tondo, nel sogno.E non trovavo collocazione.Il posto, quando c’è, non consente manovra. Lo sterzo, lo specchietto, il piede: non sincronizzo le cose e non mi basta lo spazio, mai.Per fortuna a un certo punto sono planata leggera sulle tue labbra, in una classe anonima, al cambio d’ora.Transitorio il bacio e tu truccato come un punk  (forse ho letto troppo Larsson ultimamente).Ma l’importante, in quel passaggio di consegne di una staffetta giornaliera, pindarica e senza sosta, è stata la morbidezza del tuo sorriso.Per un momento almeno ... è stata “casa”.