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Post n°2 pubblicato il 12 Luglio 2011 da rodopiecassandra
C’era la sua valigia sulla porta della stazione, piena di libri in versi. E tziu Cuccu che spulciava le bancarelle dei paesi. A cercare. - Che vuoi ancora con questa borsa? Qui tutto appassisce in scenari intermittenti, in maniglie d’ottone ingrassate, in sguardi disattenti che non si fermano a rispondere. Che giri a fare? - mi è venuto di chiedergli ... - Non so. Magari si salva un ricordo. Lo racconto. Mi basta. Poi c’è quel ragazzo lì che legge e mi pare ascolti. Forse perciò non è finita ancora. - Cosa? - ho sollevato gli occhi sorpresa. - La poesia. |
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INFO
PER TE AMORE MIO
Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesci a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi ha detto, non sei né triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.
Alessandro Baricco, da “Questa Storia”
Non mi hai mai detto che tra le streghette turche ci fosse anche il sardo °_° !!!