Questa sono io!

Una nuova vita...


Parte Prima...
L’ospedale aveva un profumo di rose fresche, i muri erano colorati, e c’era un’aria di felicità tutta intorno a me. Questa volta non mi faceva paura, ma mi rendeva serena, riusciva a darmi sicurezza e protezione. Ricordo ancora l’ultima volta che mi trovai in quel luogo. C’era odore di sudore, le pareti erano sporche, i corridoi ricolmi di persone in cerca d’aiuto e si udivano le urla di persone disperate, il pianto di chi sapeva che la persona che ama non sarebbe tornata più, e quel giorno a piangere fui anche io! “Nonna non c’è più”, ma le mie gambe avevano già smesso da un pezzo di reggermi, e la mia mente rifiutava il pensiero. “Non fare così, lei soffrirebbe nel vederti piangere”, avrei voluto urlare “E io? A me chi ci pensa?”, ma la mia voce non voleva uscire. La mia nonna era come una madre per me, sentimenti che non si sarebbero potuti spiegare. La mia infanzia l’avevo vissuta con lei, come la mia adolescenza, e il mio diventare Donna. Ero la sua vita, il suo gioiello, la sua ancora di salvezza. No.. non poteva essere vero, quella donna sotto quel lenzuolo non era lei, si erano certamente sbagliati, la mia nonna stava dormendo! Ma non era così, non si erano sbagliati, non stava dormendo. Poi guardai lui, l’uomo che aveva condiviso con lei quasi 50 anni, con quei suoi occhi grigi che ti parlavano, che i dicevano ti voglio bene, che ti facevano capire che eri importante; quegli occhi quel giorno chiedevano aiuto, si stavano spegnendo! Fu il giorno più brutto della mia vita fino ad ora, e mi ripromisi di non entrare più in un ospedale. Ma così non fu! Eccomi di nuovo qui, ma come vi ho detto questa volta sono felice. “Ho paura!” dissi, “Paura di cosa?” mi rispose, “Ho paura che le cose non vadano per come dovrebbero!”. Ci fu silenzio per un secondo in quella stanza, poi mi guardò, mi prese la mano, e sorrise.