Elogio della Follia

Stratagemmi difensivi.


Proiettare sugli altri aspetti della nostra personalità che consideriamo negativi è un'altra frequente tecnica di autodifesa. Un esempio semplice e quotidiano di proiezione si ha quando siamo di malumore e salutiamo un amico dicendogli: "Ti è successo qualcosa per essere così di malumore?" Un'altra tipica forma di proiezione è quella che usano gli individui che riconoscono con dispiacere il proprio carattere esageratamente invidioso, ma si consolano pensando la stessa cosa di tutti quelli che li circondano. L'obiettivo di questo stratagemma è ridurre la percezione che quei difetti siano tipici della nostra persona, considerandoli comuni e attribuendoli agli altri. E' più facile accettare e giustificare la frode al fisco o il mancato rispetto dei limiti di velocità sulla strada se pensiamo che la maggior parte dei contribuenti e dei conducenti violi le stesse regole. Inoltre, quanto più ammiriamo le persone cui possiamo attribuire un nostro difetto, ad esempio l'essere imprudenti o ambiziosi, tanto più ci sentiamo a nostro agio. Vale a dire che, se la persona di cui mettiamo in risalto qualche difetto è qualcuno che amiamo o ammiriamo (nostro padre, un nostro insegnante, il nostro idolo), ci sentiamo maggiormente autorizzati a perdonarci per quegli stessi errori.Un'altra strategia molto comune, nel difendere la nostra autostima è quella che Morris Rosemberg ha chiamato selettività. Un modo di servirsi della selettiività è avere rapporti soltanto con persone che hanno una buona opinione di noi, evitando quelle cui non siamo simpatici. La verità è che tendiamo a circondarci di amici che ci percepiscono come piace a noi. Una conseguenza è che quando vogliamo conoscere le opinioni degli altri, tendiamo ad attribuire maggiore credibilità a quelle pronunciate da persone che pensano bene di noi che a quelle concepite da chi ci vede in un'ottica negativa.Luis Rojas Marcos