S.U.A.L.D.A.

Mappatura amianto, non basta autonotifica


 Copertura in cemento-amianto ad Acquaviva delle Fonti Immagine Google Map 2016 -Il problema dell'amianto è di estremo interesse e urgenza, chiedere se c'è certezza nelle segnalazioni pubbliche è da, forse, inconsapevoli, irresponsabili.Negli ultimi 20 anni le vittime per mesotelioma sono state 21.463 e, in Italia, solo il 2% dell'amianto presente è stato bonificato. Le bonifiche da amianto rivestono una rilevante priorità per la salute di donne e uomini, vecchi/e e bambini/e. Sia le bonifiche delle aree costituenti insediamenti industriali, sia quelle - più problematiche - definite micro-bonifiche o bonifiche capillari sui singoli immobili, sui quali insistono rifiuti in amianto o presentano fra i loro componenti, materiali contenenti amianto.Quest'ultima circostanza è la più problematica, perché, in particolare:-primo, richiede la conoscenza approfondita di ogni manufatto;-secondo, sia le analisi sia la bonifica solitamente sono svolte e pagate dai privati proprietari, che possono incontrare serie difficoltà economiche allo svolgimento dei lavori di analisi e bonifica;-terzo, sia l'analisi dei manufatti, sia la bonifica possono costituire momenti di inquinamento grave, se non eseguite con tutti gli accorgimenti necessari."Puglia Eternit Free", campagna indetta da Regione Puglia, Legambiente e Teorema SpA, è un passo importante perché riconosce l'esistenza del problema, ma non soddisfacente e risolutore, dal momento che un sopralluogo gratuito, un censimento per "auto denuncia" e i contributi per la bonifica (finanziamenti per contribuire alle spese, non tutte le spese) non sono certo soluzioni efficaci. La richiesta di sopralluogo gratuito, in caso di presenza d'amianto, equivarrebbe ad un'auto denuncia, come pure il censimento farsa; chi non ha intenzioni di bonificare le proprie proprietà - per problemi economici, per trascuratezza, o perché non in condizioni di capirne la gravità - non chiederà né il sopralluogo gratuito né auto dichiarerà la presenza d'amianto nella sua proprietà.Purtroppo in tutta Italia sono ancora pochissimi i comuni in cui una mappature seria degli edifici con amianto è stata fatta e completata.Al sindaco Carlucci e alla sua amministrazione, eletta per "un'Acquaviva bellissima", dobbiamo chiedere:-primo, di impegnarsi a realizzare, il più velocemente possibile, la mappatura degli edifici, presenti nel territorio comunale, che contengono amianto (ricordo che per definire i mq delle abitazioni private furono inviati in ogni casa addetti alle misurazioni, perché il sopralluogho per l'amianto deve essere solo a richiesta gratuita?); -secondo, di predisporre un piano per la rimozione dell'amianto, iniziando dalle situazioni più a rischio per la salute dei cittadini.Se veramente vogliamo un Acquaviva bellissima, occorre passare dalle parole ai fatti. Questa è una buona occasione.di Michele Natale