S.U.A.L.D.A.

C'È UN VELENO OGGI NELL'ARIA E IN TANTI TACCIONO


di Michele Natale (Il Fuoco di Prometeo - Facebook)Il blog “SUALDA", dopo aver portato all'attenzione dell'opinione pubblica le condizioni dei pluviali, in cemento e amianto, dell'edificio scolastico Giovanni XXIII ad Acquaviva e informato sia del monitoraggio dell'ASL, che ha consigliato la rimozione, sia del mancato intervento dell'Amministrazione comunale, ha posto in evidenza la situazione dell'ex distilleria Balice, che si trova in prossimità di un edificio scolastico e non solo, anche vicinissima alla fermata di bus e treni che ogni giorno portano ad Acquaviva centinaia di studenti pendolari.
Area ex distilleria Balice Acquaviva delle Fonti (foto Google)Non è un tema su cui dormire, come fa l'Amministrazione Carlucci, o adagiarsi sul fatto che:" tanto i danni si manifestano dopo 30 anni". Un comportamento del genere equivale ad assumere una posizione di intollerabile irresponsabilità.Cerchiamo di fornire qualche informazione per capire come comportarci, rispetto al mancato rispetto di obblighi precisi, e soprattutto conoscere i nostri diritti. Per la valutare l'effetto rischio di rilascio fibre non bisogna ricorrere esclusivamente alla misurazione della concentrazione di fibre, in quanto essa fornisce informazioni solo sulla situazione al momento del campionamento, mentre il rilascio di fibre può avvenire nel tempo, in relazione al comportamento degli occupanti, alle attività svolte in condizioni normali o straordinarie, alla pulizia, alla custodia, alla manutenzione e ristrutturazione.Da ciò si ritiene che gli elementi che concorrono a valutare il rischio amianto siano due:1. Ispezione visiva – Tipo e condizione del materiale, fattori che possono determinare danegiamento e degrado, fattori che influenzano la diffusione di fibre e l'esposizione degli individui. In questa fase d'ispezione è grande il lavoro del blog e di chi lo amministra.2. Monitoraggio ambientale – analisi delle fibre aereodisperse confrontati con i valori limite della normativa.Il DM del 6 settembre 1994 (Ministero della Salute) ai fini della valutazione del rischio indica tre categorie:1. Materiali integri non suscettibili di danneggiamento;2. Materiali integri suscettibili di danneggiamento (situazione di rischio potenziale);3. Materiali danneggiati (es. materiali che già a vista si presentano danneggiati), e questo il caso della scuola Giovanni XXIII e, se accertata la probabile presenza di amianto, anche quello dell'ex distilleria.Il DM del 6/9/1994, con riferimento alla valutazione, al tipo di intervento e la sua urgenza, specifica che i materiali fibrosi sono assimilati ai materiali con estesi danneggiamenti. Ad ogni categoria di materiale corrisponde un tipo di intervento per evitare il rischio di rilascio delle fibre nocive per la salute.Su questi aspetti ci sono degli obblighi precisi:1. Obbligo di predisporre il programma di controllo e manutenzione – controlli periodici delle condizioni dei materiali (sono stati previsti per la scuola Giovanni XXIII e quali sono?).2. Obbligo di predisporre il programma di controllo e manutenzione – eliminazione delle cause di danneggiamento (quali previsioni per la scuola in cui la presenza di amianto è certa e certificata dall'ASL?).3. Il tipo di intervento dipende dall'estensione del danno:a) se il danno è limitato, è possibile il restauro, l'eliminazione delle cause e il successivo programma di controllo e manutenzione (è questo il caso della Giovanni XXIII?);b) se il danno è esteso, è raccomandato l'intervento di bonifica (oppure è questo ciò che riguarda la Giovanni XXIII? cosa si aspetta?).Per la scuola Giovanni XXIII, a quanto è dato conoscere, l'ASL ha consigliato la bonifica, il sindaco tace - forse lo farà anche a queste domande - il dirigente scolastico forse non conosce ciò che rischia come datore di lavoro.Un intervento di bonifica è tuttavia necessario quando, ad esempio, si deve procedere alla demolizione o alla ristrutturazione dello stabile o perché le cautele da adottare in occasione di interventi manutentivi risultano onerosi o difficili. Per l'ex distilleria è sufficiente accertare la presenza di materiale in cemento e amianto per fare scattare l'esigenza di bonifica urgente. E già tutto demolito.Il dirigente scolastico in qualità di datore di lavoro è tenuto ad assolvere tutti gli obblighi previsti dall'art.18 del D,Lgs. 81/2008 per quanto concerne la sicurezza, la formazione e la salute dei lavoratori, infatti, egli ha la responsabilità ed il dovere di richiedere all'Ente proprietario dell'immobile la verifica ed il monitoraggio del rischio amianto nonché l'eliminazione dello stesso tramite bonifica.
Scuola Media Statale "Giovanni XXIII" Acquaviva delle Fonti (foto Google)Una volta accertata la presenza di amianto nella struttura scolastica, deve essere predisposto un piano di prevenzione specifico che includa:1. Informazionea) tramite la comunicazione agli studenti, al personale scolastico, al personale amministrativo ed ausiliario della presenza e della localizzazione di amianto (MCA).b) Segnalazione della presenza di amianto con cartellonistica specifica.c) Comunicazione ai genitori degli studenti dell'esistenza e dell'attuazione del piano di prevenzione scolastico relativo al rischio amianto.2. Formazione:a) Formazione degli studenti, del personale scolastico, del personale amministrativo ed ausiliario sui rischi derivanti dall'esposizione all'amianto, indicando le corrette procedure comportamentali.L'art. 12 della Legge n.257/92 prevede che è di competenza delle USL analizzare gli edifici in cui potrebbe essere presente amianto e programmare le attività di rimozione e di fissaggio. Per quel che riguarda l'edificio della scuola Giovanni XXIII la ASL pare sia già intervenuta e si è pronunciata per la bonifica. Non resta che verificare se il dirigente scolastico ha eseguito in modo completo i suoi compiti e come si sta rapportando rispetto ai compiti del proprietario dell'edificio. Inoltre si può organizzare, con i professori (coinvolgendo i sindacati), gli studenti e i genitori (iniziando dai rappresentanti nei Consigli d'Istituto) un attività di denuncia pubblica al fine di fare pressione sull'Amministrazione comunale e sui dirigenti scolastici.
Pluviali in cemento amianto Scuola Media Statale "Giovanni XXIII" Acquaviva delle Fonti (foto da Google)L'ESISTENZA DI UN VELENO NELL'AREA RIGUARDA TUTTI, NON FATE FINTA DI NIENTE.