Subverto

Se questa è "Arte"... PETIZIONE


Per firmare la petizione, clicca sul link:http://www.petitiononline.com/subverto/petition.htmlSe condividerai quanto stai per leggere, ti preghiamo di porre all'attenzione di altri la petizione (magari pubblicandola anche sul tuo blog...spedendola per e-mail...), Grazie. Si chiede il boicottaggio di un sistema dell'arte merceologico che reifica e massifica concetti propri della Cultura, come ARTE e ARTISTA. Siamo di fronte ad una costante riduzione della ricerca estetica alla trovata massmediologica veicolata dal critico di grido, dalle speculazioni borsistiche dei grandi collezionisti e dai mercanti d’arte. Si chiede il boicottaggio di un sistema dell'arte che costruisce artisti in serie, che premia il binomio artista – imprenditore (caimano e squalo di se stesso) , che promuove mode il cui unico fine è la lievitazione delle quotazioni del critico e dell’artista di turno. Si richiede il boicottaggio di azioni in stile spedizione punitiva,come quella che vede il Direttore G.Politi, intraprendere un'azione legale contro l'artista (bello di fame e di sventura) ventiduenne Lo Coco Luca; azione di per sè seconda norma, ma volta a tacere la non isolata e sempre più apprezzata sua critica artistica , nei confronti della rivista “ Flash art”. L’apparente somiglianza fra il vecchio sito web di Flash Art e i siti internet del giovane artista, www.ashartonline.com e www.ashartonline.it , hanno permesso al Direttore Politi di intraprendere una durissima azione legale. Lui, Direttore della "prima rivista d'arte in Europa", stende un velo nero su un sito Net Art che si proclamava avverso alle idee trite e ritrite ma soprattutto tritaArte, palesemente espresse dalla sua rivista . Lui, Direttore di una rivista d'arte contemporanea, chiede al Tribunale di Palermo la condanna del giovane ad un risarcimento di 200.000 euro; somma che permetterebbe al Lo Coco, qualora tale rivista fosse quotata in borsa, di assumere il ruolo di azionista di maggioranza della stessa! L’azione legale-punitiva prevede anche la revoca dei nomi a dominio www.ashartonline.it e www.ashartonline.com (si visiti www.subverto.com per vedere i file con le richieste del Direttore al Tribunale di Palermo); in altri termini, si richiede il rogo di un progetto artistico. L'esosa cifra sopra riportata, richiesta ad un ventiduenne con idee troppo fastidiose, reca con sè una chiara e cinica intimidazione non troppo difficile da carpire. Il colpo basso è pienamente giunto a segno grazie all’ausilio del mondo dell’arte italiana; infatti, nonostante la gravità del fatto, la stampa specializzata e i siti web d’arte tacciono sull'argomento per non "fare pubblicità ad una rivista avversaria" (frase detta dal direttore di una nota testata d'arte italiana), o per "non incorrere nell'ira di un uomo molto infilato nel sistema dell'arte" (frase detta dal vicedirettore di un'altra arcinota rivista d'arte italiana). Intrallazzi e giochi di potere sommergono la libera informazione, sotterrano le poche anime disposte sia a ribadire il proprio disappunto per un siffatto sistema dell'arte, sia ad aprire un dibattito sul senso del fare arte oggi e sulle troppe subrette del chimerico sistema artistico. Boicottiamo artopoli e chi la rappresenta: mandanti arcigni ed esecutori. Si chiede dunque il boicottaggio di un sistema dell'arte in stile calciopoli\vallettopoli. Si richiede l’abilitazione di un sistema culturale, che promuova Arte, Cultura, Sapere e Intelligenza