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« Un altra me alla fine del tunnelIo e te ai confini del mondo. »

Il tempo che inganna il cuore

Post n°10 pubblicato il 04 Febbraio 2015 da suarezduedgl

Si , e non lo so nemmeno il perche.

Ma io e te e' come se avessimo un numero di telefono lunghissimo che da qui arriva al paradiso, una linea lunghissima, ma che per qualche ragione  e(  ed e meglio non andare a sindacare) tutta nostra.

Ecco che tornano di nuovo, quelle parole di un epoca lontana e noi quattro tutti nello stanzino( l'avevi ribattezzato tu cosi') che nell'attesa di qualche signore che entrtava a comprare una penna, noi ingannavano il tempo cosi.

Incredibile no?

Ingannavamo il tempo o era il tempo che avrebbe poi tanti anni dopo, ingannato noi?

Per la precisione ingannava me?

Solo me.

In queste cose sai e' meglio essere precisi.

Quei modi di dire che adesso per ogni sbattere leggero di ali tu porti a me.

Perche sai sono qui, con me, e a volte sembravo andare lontano tanto lontano, poi basta una piccola cosa e zac la memoria mi riporta da te, da voi.

Sai qui sulla terra, abbiamo una brutta abitudine, rimanere legati a chi se me e' andato.

Lo so non si dovrebbe, e tu non vorresti.

Non vorresti cosi, come faccio io.

Ti conosco, mi ricordo.

Tutto.

Mi ricordo che per ogni mio compleanno tu mi rammentavi il tour che avete dovuto fare per venirmi a conoscere, alla clinica "Piccole Figlie".

Perche' quel 4 febbraio 1965 aveva nevicato.

Be le tue parole e la tua enfasi erano molto piu belle di quello che potrei mettere io adesso.

E se ci ripenso quel tuo "Mica vero nevicava, e io guardavo la neve scendere giu, eravamo tutti preoccupati sai per la mamma e per te, poi capirai la nonnna aveva gia fatto una cerimonia voleva venirti a portare il vestitino quello scelto da lei, il nonno con la macchina avrebbe avuto problemi, l'Alda era rimasta in negozio almeno una......e quindi ho dovuto io incaricarmi di tutto"

E qui sorridevi ,compiaciuta della tua impresa.

E la cosa piu emozionante che tu dopo tanti anni avevi la stessa gioia di quel giorno.

Tu sei stata la prima persona che mi ha preso in braccio non lo voleva fare nessuno per paura, ma tu......

oh tu non avevi mica paura, ed io nemmeno.

Forse tutto e' nato in quell'istante, forse sono state le tue mani che mi tenevano stretta a te a farmi capire che su di te avrei sempre potuto contare, ed e' stato cosi.

Sempre.

Stare in braccio a te era bello, riposante ne sono sicura, e con te tutto e' sempre stato divertente, e gioioso.

E oggi ho pensato ai nostri compleanni, il compleanno era il mio ma lo festeggiavi tu e Alda con me.

Per ogni ora c'era un qualcosa dal libri a un giornale ai fiori, alla colazione,al disco, oltre che al regalo vero.

Per la verita' con l'andar del tempo e tu non ci sei piu gia da 9 anni (quest'anno saranno 10 ) non sono gli oggetti che mancano, sebbene non ne ho piu avuti tanti, ma quel modo di quando arrivavo in negozio e lo svolgersi del giorno e quando ci dovevamo salutare perche andavo a casa a mangiare le tue parole erano "Eh ma nel pomeriggio facciamo altro sai? preparati perche non starai ferma un minuto si va per vetrine, dopo il caffe, dai che ci divertiremo"

E a volte avevo l'impressione che ti  divertivi piu tu di me.

Oppure era quel tuo meraviglioso modo di dare.

Dare allegria (tu che uscivi da una delle guerre piu brutte) gioia serenita' quel modo un po' mattacchione di prendere la vita dando un occhiata alle cose serie ma subito dopo sdeviare con un sorriso.

Quel tuo modo di dare affetto, senza volere niente in cambio, e mi hai quasi abituata a pensare che se una persona ama deve volere bene cosi.

Ma ...invece si incontrano persone che te ne vogliono a loro modo, e un tantino diversamente.

Io e te nonostante tutto, la distanza la morte, e la separazione (si i tre aggettivi vanno tutti bene perche separazione e molto piu doloroso di distanza) ci incontriamo lo stesso su un libro su un disco, un modo di dire o un ricordo.

Mi capita solo con te, ma immagino che ci sia una ragione.

Ecco a stare insieme a te, anche se io sono un po diversa, ho imparato a dare.

A dare senza chiedere.

Grande errore di vita.

Dimenticandomi che le persone non sono te,loro non mi conoscono e magari non ne hanno nemmeno tanta voglia.

Non hanno la tua bonta' e il tuo modo di comprendere, la tua voglia di fare pazzie ,la tua voglia di ridere,e io mi sto chiedendo ancora come facevi.

Oggi ho pensato che avresti avuto un argomantazione valida anche sul non avere quando si da tanto, tutto.

Lo sento.

L'avresti avuta,e con le tue belle maniere mi avresti detto, che a volte quando si da tanto, non si riceve quello che si da forse non si riceve nemmeno un 10% di quel dare oltre la soglia della ragione.

L'avresti fatto.

Si.

Pero' nel farlo mi avresti sorriso, e avresti aspettato qualche minuto, cosi in modo da digerire il tutto.

Ed e' l'unico sorriso che ho sentito ,oggi.

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