Finestra sul Cortile

NUOVA POVERTA'


Messaggio N°134 27-05-2006 - 20:08Tags: ECONOMIA
  ISTAT: FAMIGLIE PIU' POVERE!
   Rapporto annuale Diffuso il: 24 maggio 2006Settori: GeneralePeriodo dei dati: Anno 2005Collana: GeneraleAnno di edizione: 2006Periodicità: AnnualeSupporti: Prezzo: 27.00 €Cod. ISBN: 88-458-1337-1Cod. SIGED: 1G082006000000000È giunto alla 14a edizione il Rapporto annuale sulla situazione del Paese, il principale strumento di analisi sugli aspetti economici, demografici e sociali, prodotto ogni anno dall’Istat.Organizzato in sei capitoli e arricchito da tavole statistiche e approfondimenti, il volume si concentra sull’analisi della congiuntura economica recente e sulle dinamiche del sistema produttivo e del mercato del lavoro. Esamina l’impatto che questi fattori generano sulle condizioni di vita delle famiglie e illustra l’offerta di servizi sociali a livello territoriale. La pubblicazione descrive inoltre la capacità del sistema delle imprese, delle famiglie e delle istituzioni italiane di gestire le conseguenze dei cambiamenti legati alla crescita dell’interdipendenza economica e finanziaria a livello mondiale, e di cogliere le opportunità di miglioramento della situazione economico-sociale che ne derivano.La pubblicazione è corredata da una sintesi dei più significativi risultati e da un'appendice di tavole statistiche con indicatori economici e sociali. Per i giornalisti sono disponibili focus ragionati sui principali temi affrontati in ciascun capitolo.La versione in formato elettronico del volume, la sintesi, l’appendice statistica e i focus per i media possono essere consultati e scaricati gratuitamente. Il volume è disponibile presso i Centri di informazione statistica, presenti in ogni regione e provincia autonoma; può essere richiesto presso le librerie, o compilando l'apposito modulo di acquisto. download
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Tavole statistiche
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PDF (602 kbyte)per informazioniIstat - Centro diffusione datiVia Cesare Balbo 11a, 00184 - Romatel. +39 06 4673.3102email: centro.servizi@istat.itper i mediaIstat - Ufficio della comunicazioneVia Cesare Balbo 16, 00184 - Romatel. +39 06 4673.2244email: ufficiostampa@istat.it Popolazione - Famiglia e società - Salute e welfare - Istruzione e lavoro - Giustizia e sicurezza - PA e istituzioni private - Prezzi - Commercio estero - Industria e servizi - Conti economici - Agricoltura e zootecnia - Ambiente e territorio webinfodisclaimer - copyright - privacyIstat - Istituto Nazionale di StatisticaVia Cesare Balbo 16 00184 - Roma tel. +39 06 46731Istituto Nazionale di StatisticaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.(Reindirizzamento da ISTAT)Vai a: Navigazione, cerca
Esistono dei suggerimenti per ampliare e migliorare questa pagina.L'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT, già Istituto centrale di statistica) fu istituito nel 1926 (legge 9 luglio 1926, n. 1162), durante il Fascismo, per raccogliere in forma organizzata alcuni dati essenziali riguardanti lo Stato.Le sue attività comprendono: i censimenti sulla popolazione, sull'industria e i servizi e sull'agricoltura e le indagini campionarie sulle famiglie (consumi, forze di Lavoro, aspetti della vita quotidiana, salute, sicurezza, tempo libero, famiglia e soggetti sociali, uso del tempo...).Fu in seguito riorganizzato, con il decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322 che ha istituito il Sistema statistico nazionale (SISTAN) e ha dettato norme sui compiti e l'organizzazione dell'ISTAT.Indice[nascondi]1 La polemica sull'inflazione 2 Voci correlate 3 Bibliografia 4 Collegamenti esterni La polemica sull'inflazioneCon l'introduzione dell'euro, in Italia si è verificato un fenomeno particolare: molti indicatori economici segnalavano un aumento dell'inflazione, stimato intorno al 6% annuo, mentre le rilevazioni ufficiali certificate dell'Istat si attestavano intorno al 2-3% annuo. Da notare come il primo dato corrisponda all'inflazione percepita dai consumatori, e a quella rilevata da altri istituti, come l'Eurispes. Questo, secondo il parere di alcuni economisti, non tanto perché i dati siano falsificati, bensì in quanto il campione dell'Istat non è più rappresentativo dei consumi.Vediamo quali sono queste motivazioni. Il campione dell'Istat si basa su di un paniere di prodotti, tra i quali vengono monitorati esclusivamente i più venduti di ogni categoria. Ad esempio, per le auto, non si monitorano le auto di lusso, ma le più diffuse utilitarie, e non tutte, ma solo quella più venduta. Ora, mentre in un mercato con poche offerte il prodotto di punta facilmente raggiunge valori significativi, nei mercati attualmente vi sono decine, se non centinaia, di scelte per ogni prodotto: è dunque difficile che un singolo prodotto, anche se il più diffuso, sia un campione rappresentativo della categoria. Per fare un confronto, i dati dell'Eurispes monitorano, oltre al prodotto più venduto, anche il più caro ed il più economico di ogni categoria. Questo perché, anche se il prodotto più venduto non aumenta di prezzo, ma lo fanno tutti gli altri che possono facilmente essere più del 60% del mercato, l'inflazione misurata resta ferma, ma non quella percepita.Come effetto secondario, il tipo di rilevazione dell'Istat non misura il disagio delle classi medie, abituate a comprare prodotti di una certa qualità e dunque più costosi, i quali, non potendoseli più permettere per gli aumenti, tendono a comprimere i loro consumi. E infatti si nota un incremento del ricorso ai discount, precedentemente in calo, ed aumentato del 10% dall'introduzione dell'euro, un appiattimento dei consumi alimentari, un crollo della spesa media pro capite per le vacanze: tutti indicatori di un aumento dell'inflazione ben al di sopra dell'ufficiale 2-3 %.Voci correlateInflazione Eurispes Eurostat Rilevazione sulle forze di lavoro BibliografiaRicolfi, L., "Dossier Italia: A che punto è il contratto con gli italiani", ISBN 8815104763 Collegamenti esterniSITI DEGLI ISTITUTI EUROPEI Clicca qui:Home page dell'Istat Il sito dell'INSEE, l'omologo francese L'omologo belga (francofono) l'omologo svizzero (francofono) Istituto Provinciale di Statistica Alto Adige Centraal Bureau voor de Statistiek l'omologo olandese (fiammingo) Ricavato da "http://it.wikipedia.org/wiki/Istituto_Nazionale_di_Statistica"Categorie: Statistica | Enti pubblicihttp://it.wikipedia.org/wiki/ISTAT
  Servizi del Giorno 31/05/2006  ore 18.18  Economia 
"RICCHEZZA E POVERTÀ": SI APRE DOMANI A TRENTO LA PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL’ECONOMIA  TRENTO\ aise\ - Il conto alla rovescia è concluso. Domani, giovedì 1° giugno, si aprirà la prima edizione del Festival dell’Economia, la grande festa che sino al 4 giugno porterà a Trento il meglio del pensiero contemporaneo su un tema di grande attualità: "Ricchezza e povertà". La cerimonia ufficiale di inaugurazione è fissata alle ore 10.30 nelle sale del Castello del Buonconsiglio. L’inaugurazione è il primo momento ufficiale del Festival dell’Economia, l’occasione per la manifestazione internazionale di presentarsi a Trento, la città che la ospita e che da mesi si sta preparando per offrire, al pubblico e ai relatori, quattro giorni di grande interesse ma anche di divertimento e svago."Sono certo – spiega Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento – che la città e l’intero Trentino risponderanno nel migliore dei modi. Centinaia di volontari, ai quali va il ringraziamento da parte di tutti noi, stanno lavorando da mesi dentro una macchina organizzativa straordinaria. Così come sono altrettanto sicuro che i relatori e gli argomenti di dibattito offriranno al pubblico una chiave di lettura completa sulle principali dinamiche economiche e sociali della nostra epoca". "Trento vuole diventare un momento di incontro e di confronto sull’attualità, dentro una cornice, l’economia, che – conclude Dellai – in ogni momento segna in maniera determinante il nostro vivere quotidiano".Chiusa la parentesi dedicata alla cerimonia di apertura, l’edizione 2006 del Festival dell’Economia entrerà subito nel vivo, grazie ad un programma che in quattro giorni offrirà al pubblico oltre cento appuntamenti. La giornata di domani propone da subito tre eventi di grande richiamo: il forum dedicato alle autonomie e allo sviluppo locale, a cui prenderanno parte tra gli altri i governatori Renato Soru, Riccardo Illy e Lorenzo Dellai, oltre a Massimo Bordignon; il dialogo sulla classe dirigente italiana tra il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e l’economista Michele Salvati; e l’incontro con l’economista cinese Fan Gang, dedicato proprio allo sviluppo della superpotenza economica orientale.La giornata di venerdì sarà invece caratterizzata dalla presenza a Trento di tre ministri: Tommaso Padoa-Schioppa (Economia) che nel format "Testimoni del tempo" risponderà alle domande del direttore del Sole 24 Ore, Ferruccio De Bortoli, su Europa, economia e politica; Linda Lanzillotta (Affari Regionali), protagonista del forum "Innovazione come prodotto sociale"; e Paolo De Castro (Politiche agricole) relatore nei "Dialoghi sui sussidi in agricoltura". Il business del calcio, con gli aspetti inquietanti che stanno emergendo in queste settimane, saranno raccontati da Vittorio Malagutti, autore di un libro che anticipa la crisi, non solo economica, della prima industria sportiva italiana. L’economista inglese Anthony Atkinson discuterà, presentato da Tito Boeri, sulle nuove disuguaglianze, mentre Jakob Svensson tratterà del delicato tema della corruzione negli aiuti allo sviluppo e un altro economista, Jan Van Ours, dedicherà il format "Oltre la frontiera" ai bambini che leggono libri e i coetanei che consumano televisione.Sabato sarà di scena uno dei grandi del pensiero contemporaneo, Zygmunt Bauman, al quale sarà affidato il compito di ridisegnare il ruolo dell’Europa in un contesto mondiale sempre più influenzato dai paesi asiatici. Sempre l’uomo sarà il protagonista del Festival con Stephen Nickell, alle prese con il problema dei lavoratori poveri, e Richard Layard sul disagio dei cittadini dei paesi occidentali, nonostante il benessere materiale. L’Africa e i mali di un intero continente saranno raccontati dal padre Kizito Sesana, fondatore di case famiglia tra lo Zambia e il Kenia. Di regole e di mercato si discuterà nel forum, coordinato da Dario Di Vico, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, il pm Francesco Greco, l’ex segretario della Cisl Savino Pezzotta, il parlamentare Bruno Tabacci, Stefano Micossi e Marco Onado. Il Festival dell’Economia sarà chiuso da Ralf Dahrendorf, scienziato del sociale e attento analista di un’Europa unità sul piano monetario ma non altrettanto forte in quello economico e politico. E ancora l’incomunicabilità fra le istituzioni europee e il popolo dell’Unione europea saranno lo spunto per il confronto tra Carlo Bastasin e Daniel Gros, presentati da Tito Boeri, mentre le inquietudini provocate dai popoli che migrano saranno affidati a Massimo Livi Bacci. Di Asia, e in particolare della piaga del lavoro minorile, si tornerà a parlare con l’economista indiano Kaushik Basu. Il tema della globalizzazione riunirà su un unico palco personaggi distanti nella vita, quali Vittorio Agnoletto, ancora l’indiano Kaushik Basu, Fabrizio Onida, Furio Camillo Rosati e Danilo Zolo. Infine una finestra, con Carlo Borzaga e Giorgio Ruffolo, sarà aperta sull’impresa non profit, stretta tra stato e mercato.Fin qui il programma scientifico del Festival che vivrà ogni giorno su decine di altri momenti e appuntamenti, dedicate alle famiglie, i bambini, studenti e professionisti. Mostre, concerti, mercatini, giochi di piazza, recital e cabaret (da non perdere Enrico Bertolino giovedì sera e Moni Ovadia quella successiva), per finire con la notte animata dalla musica dei dj all’area Italcementi. Nove autori presenteranno i propri libri nelle sale della Biblioteca comunale, mentre le prime ombre della notte saranno rischiarate dalle luci del cinema d’autore nel cuore dell’Università. (aise)  http://www.agenziaaise.it/gestionedb/03-News.asp?Web=Giorno&Modo=12&IDArc=30812Editrice SOGEDI s.r.l. - Reg. Trib. Roma n°15771/75   Sintesi clicca:http://www.istat.it/dati/catalogo/20060524_00/sintesi.pdfRidurre le aree di vulnerabilità,far crescere la fiduciaVolumecompleto clicca:http://www.istat.it/dati/catalogo/20060524_00/rapporto2005.pdfInviato da: fra.gasTrackback: 0 - Commenti: 0 permalink - segnala ad un amico - modifica - elimina    Messaggio N°149 31-05-2006 - 05:53Tags: FAMIGLIA CASA PROBLEMI
 Telefono Blu Consumatori 
   Care cari vi presentiamo le iniziative per cui chiediamo il massimo di adesione e di passaparola BOND CIRIO È imminente l'inizio del processo per il caso dei bond Cirio.L'udienza è fissata per il 16.6.2006 presso il Tribunale Penale di Roma.I consumatori interessati a costituirsi parte civile sono invitati a contattare 06.3751.8881 ed email sosconsu@tin.it per aderire al comitato che si presenterà al Tribunale di Roma per tutta Ialia . Conferimento incarico e sin da ora le persone offese devono avere a loro diretta disposizione: - il codice ISIN - la denominazione del titolo emesso - l'importo espresso in Euro Successivamente al 16.6.2006 non sarà più possibile effettuare la costituzione.  
   CALCIO GATE CALCIOPOLI PIEDI PULITI Basta collegarsi ai siti www.telefonoblu.it e www.sosconsumatori.it per chiederci le modalità di ricorso indicando chiaramente da dove si scrive ed un recapito telefonico , si stanno costituendo i comiati GEST LINE e GESTORI RECUPERO CREDITI CONTENZIOSO AMMINISTRATIVO Si chiamano società di recupero credito , vengono utilizzate dalle compagnie telefoniche , ma soprattutto dalle amministrazioni comunali per il recupero di crediti vantati piu' o meno giustificati . Alcune di queste società hanno dimensioni nazionali di grande rilievo ed azionisti importanti nel sistema finanziario . Il problema sottolinea Telefono Blu Sos Consumatori che ha condotto anche un indagine in merito , è che soprattutto nelle città , queste società di recupero crediti commettono spesso errori se non abusi (secondo una stima ponderata non meno del 10%). Il piu' brutto è quello di minacciare i cittadini di pignorare la casa anche sotto la cifra degli 8000 euro previsti per legge , per una semplice contravvenzione o una bolleta non pagata magari diversi anni fa . Telefono Blu informa , che tali società ricevono un compenso significativo da tali azioni e che di fatto l'alluggamento della riscossione serve di fatto piu' ad impinguare le casse che a chiedere l'onesto recupero della bolletta ecc. non pagata (piu' le more di legge ) . Insomma non solo vogliamo vederci chiaro e per questo abbiamo schierato i ns 125 uffici legali in tutta Italia http://www.sosconsumatori.it/ alla voce "contanzioso amministrativo " . Possono anche contattarci al centralino 199.44.33.78 lasciando i propri dati . RICARICHE TELEFONICHE - Abolire i prezzi delle ricariche dei telefonini. Questo richiede Telefono Blu In Italia, purtroppo, i servizi di ricarica, non sono sottoposti alle regole della concorrenza del mercato.Si pensi che i contri correnti sul web sono utilizzati prevalentemente per effettuare ricariche di cellulari e corrispondono a 5 milioni di operazioni infatti solo l'8% degli italiani usa un abbonamento. Telefono Blu Consumatori ha attivato una specifica petizione on line http://www.sosconsumatori.it/cellulare_sms_callcenter_suonerie.htm Telefono Blu - Sos Consumatori invita inoltre i cittadini a prestare attenzione ai servizi non richiesti che spesso, dopo un periodo promozionale gratuito, vengono addebitati agli utenti ignari e non informati dalle stesse compagnie telefoniche, nonchè a segnalare i casi e le lamentele a Telefono Blu (Centralino tel. 02-76003013 - Sito internet http://www.telefonoblu.it www.sosconsumatori.it ).
   LEGGE SORU . SOVRATTASSA A SECONDE CASE IN SARDEGNA FRUTTO DEI RISPARMI DELLE FAMIGLIE ANTICOSTITUZIONALE Sono migliaia , le proteste dei possessori di seconda casa ( a volte anche residenti ) sull'isola che ci hanno telefonato per protestare contro la legge regionale che vuole imporre una ulteriore tassa sulla casa dopo ici , irpef e compagnia bella . Telefono Blu ha deciso di attivare dai siti http://www.telefonoblu.it/sardegna/index.htm http://www.telefonoblu.it/sardegna/gallura/index.htm una petizione on line rivolta a tutti i possessori di casa Le telefonate confermano la nostra ipotesi : verrebbero colpite famiglie che hanno investito i loro risparmi (non ricchi qualsiasi ) danneggiando seriamente l'immagine dell'isola con molti annunci di abbandono . Comunque un provvedimento che la Regione deve assolutamente ritirare , unico in Italia e fondalmente ingiusto . Piuttosto se la Regione vuole soldi dai suoi ospiti fornisca servizi validi a pagamento per tutti , mezzi di trasporto collettivi migliori e funzionali , ecc. ecc. Noi vogliamo bene all'isola per questo vogliamo salvarla Inviato da: fra.gasTrackback: 0 - Commenti: 0 permalink - segnala ad un amico - modifica - elimina