Better Angels

La dura legge del gol


Non so come, ma stamattina va così. Normale.Darei l'anima per essere come l'anno scorso, con l'unico obiettivo di dare 5 esami entro il 22 giugno per poi finire e godermela.Certo, la media non era una mia priorità, ma a sto giro non capisco se sono io un pò lenta o se è normale che sia così. Non sono indietro, quello no. Ma non ho l'ansia. Non ancora, almeno.C'è che sono stanca. E non la uso come giustificazione. Studio come sempre.Ma sono stanca mentalmente.Non riesco a passare sopra i libri come un carro armato. Mi sono fatta trascinare da un'idea nata all'inizio della specialistica. Di tutte le mie amiche della triennale siamo rimaste in 2, e mi sono resa conto di non essermi goduta veramente la mia università. La vivevo piuttosto normalmente, senza amicizie in giro per i dipartimenti. Certo, moltissime conoscenze, ma sempre e solo noi due. La vivevo per studiare. Forse è davvero giusto così. E' solo un luogo di passaggio nel quale devi spaccarti in due per avere risultati eccellenti. E per farlo devi rinunciare ai cazzeggiamenti, non ci sono storie.Mi mancavano le mie amiche della triennale, moltissimo. Le vedevo poco. E pur essendo rimasta nella stessa sede universitaria mi sembrava tutto diverso. Gente più grande, con la puzza sotto il naso, con la voglia di emergere e di fare lo spocchioso. Non ho visto un briciolo di umiltà da nessuna parte.Così, nel momento in cui abbiamo conosciuto l'unica persona che nella merda dell'aula mi pareva il più normale, non ho drizzato le antenne come al solito. Ma una rondine non fa primavera. Mai. E la verità è che passo davvero un sacco di tempo a ridimensionare i rapporti. Dovrei riuscire a dare il giusto peso a tutto.Penso che fare amicizie all'università sia pericoloso tanto quanto rendersi troppo disponibili con i colleghi di lavoro. Pericoloso nel senso che devi tenere gli occhi bene aperti. Soprattutto se ti chiedono subito con che votazione ti sei laureata alla triennale. E questo mi lascia un pò l'amaro in bocca.E stamattina ho in testa l'idea che proprio non riesco a vedere i lati peggiori nelle persone. Se conosco qualcuno e iniziamo a parlare, io tendo ad accorgermi solo dei lati positivi: di quelli, cioè, che hanno reso piacevole la conversazione. Probabilmente è giusto così come primo impatto. O forse semplicemente "naso" subito se qualcosa non va, ma faccio finta di aver capito male. Ma non si può capire male in eterno.
Comunque, dal mio ennesimo sbaglio di valutazione, spero di imparare davvero qualcosa di importante. E' brutto cercare di vedere i lati negativi delle persone, o cercare di vedere subito le cose che possono non andare, perchè va contro l'insegnamento che reputo più importante cioè non giudicare nessuno.Direi: non c'è problema. Bisogna prima conoscerle le persone poi, se qualcosa non va, si sentono a pelle le cose e si dà a tutto il rapporto il giusto peso.Il problema è che io mi affeziono alle persone, da subito. Non ci penso due volte a rendermi disponibile. Ed è proprio questo il punto sul quale dovrò lavorare più di tutti. Ho passato la mia vita a ridimensionare rapporti che poi si rivelavano per quello che erano veramente: il nulla.Ed è pur vero che poi ti accorgi che davvero non ne valeva la pena, ma ci si rimane comunque male. Sempre. E io sono davvero stufa.Quindi o decido di esiliarmi dal mondo e non conoscere più nessuno, ma non mi pare una buona idea, o mi do una svegliata. Che la gente è sempre egoista. Sempre.Perfetto. Chiedo scusa per lo sclero, ma a volte scriverle le cose aiuta a ragionare.