Rinascere...Musica, poesia e spiritualità |
Vedere un Mondo in un granello di sabbia,
E un Cielo in un fiore selvatico,
Tenere l’Infinito nel cavo della mano
E l’Eternità in un’ora.
William Blake
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GREGG BRADEN
CORRI ANIMA,
CORRI VERSO IL SOLE,
NON AVER PAURA DEI RAGGI DI LUCE,
ESSI SONO GIA' DENTRO DI TE,
ED è PROPRIO DA TE CHE SI PROPAGANO...
INSEGUI DA TUTTA UNA VITA,
NELLE VITE,
CIO' CHE HAI,
INCONSAPEVOLMENTE,
DENTRO...
CERCA DOVE NON AVRESTI MAI PENSATO,
NEL TUO CUORE,
E SORRIDI...
PERCHE' L'IMMENSO,
INIZIA CON TE...
PERCHE' L'IMMENSO,
SEI TU...
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Post n°50 pubblicato il 21 Agosto 2009 da QuetzalcoatlLaFenice
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Post n°49 pubblicato il 13 Agosto 2009 da QuetzalcoatlLaFenice
Io sono
Io sono. A te che leggi, io parlo. A te, che per lunghi anni, vagando innanzi e indietro, hai con ardore cercato nei libri, negli insegnamenti, nelle filosofie, nelle religioni, non sai neppure tu che cosa: la verità, la felicità, la libertà, Dio. A te, Anima stanca e scoraggiata, quasi senza speranza, che molte volte hai afferrato un barlume della verità cercata, solo per riconoscere che essa si dileguava come il miraggio nel deserto. A te che credesti d'averla trovata in qualche grande istruttore, capo riconosciuto di una Religione, Fraternità o Società, e che ti pareva un «maestro» - tanto meravigliose erano la sua sapienza e le opere sue - solo per risvegliarti più tardi alla scoperta che quel maestro era soltanto una persona umana, con difetti, debolezze e colpe segrete, pur avendo potuto essere tramite di splendidi insegnamenti apparsi a te come la più alta verità. A te, di nuovo stanco e affamato, senza guida; a te io sono venuto. E sono venuto anche a te, che hai cominciato a sentire la presenza della Verità nella tua anima e cerchi la conferma di ciò che lotta vagamente dentro di te, per esprimersi. Sì, a quanti hanno fame del vero «pane di vita» io sono venuto. Sei tu pronto a ricevere il mio cibo? Se lo sei, fa cuore. Siedi. Calma la tua mente umana e segui strettamente la mia parola qui pronunciata. Oppure forse ti allontani, deluso ancora una volta, con nel cuore il morso della fame insaziata? Io! Chi sono io, che sembro parlare con sì conscio potere e autorità? Ascolta. lo sono tu; quella parte di te che è e sa, che sa tutte le cose, che sempre seppe e sempre fu. Io sono tu, il tu Sé; quella parte di te che dice Io sono ed è Io sono. Io sono quella parte più alta di te stesso, che vibra entro di te mentre leggi; che risponde a questa mia parola, che ne percepisce la verità, che riconosce per sua natura tutta la verità e scarta ogni errore dovunque lo trovi. Ciò io sono: non quella parte di te che sino a oggi s'è nutrita dell'errore. Poiché io sono il tuo vero Istruttore, il solo che tu conoscerai sempre, il solo Maestro; io, il tuo Sé divino. Io, il tuo Io sono, ti reco questo mio messaggio, la mia vivente parola, come ti ho portato ogni cosa in vita, libro o «maestro», povertà o ricchezza, amara esperienza o amore, allo scopo di insegnarti che io, io solo, il tuo vero Sé, sono il tuo istruttore; il solo istruttore e il solo Dio, che provvede e ha sempre provveduto a te, non solo il pane e il vino della vita, ma anche tutto ciò che occorreva al tuo mantenimento e al tuo sviluppo fisico, mentale e spirituale. Perciò, quello che fa appello a te mentre leggi è il mio messaggio, dettato alla tua coscienza umana esterna dal di dentro, ed è solo una conferma di ciò che l'Io sono di te sempre seppe interiormente, ma che non aveva ancora tradotto in termini ben definiti alla tua coscienza esterna. Così pure tutto ciò che sempre fece appello a te, venendo da qualche espressione esterna, non era che la conferma della mia parola già pronunziata dentro di te; quell'espressione esterna era il canale, il mezzo da me scelto in quel momento per impressionare la tua coscienza umana. Ma io non sono la tua mente umana, né il figlio suo, l'intelletto: essi sono soltanto l'espressione del tuo essere, come tu sei l'espressione del mio essere; essi sono soltanto fasi della tua personalità umana, come tu sei una fase della mia divina impersonalità. Pesa e studia attentamente queste parole. Sorgi e liberati per sempre dal dominio della tua personalità, con la tua mente e il suo intelletto così gonfi ed esaltati di se stessi; poiché la tua mente, d'ora innanzi, deve essere la tua serva e l'intelletto il tuo schiavo, se vuoi che la mia parola penetri nella coscienza dell'anima tua. Io sono venuto ora alla coscienza dell'anima tua, dopo averla stimolata per prepararla a ricevere la mia parola. Se sei abbastanza forte per sopportarla; se puoi sbarazzarti di tutti i tuoi capricci, di tutte le tue credenze, di tutte le tue opinioni personali - rottami da te raccolti nei campi coltivati da altri -; se sei forte abbastanza da gettarli via; allora la mia parola sarà per te una sorgente inesauribile di gioia e di felicità. Ma sii preparato al fatto che la tua personalità dubiterà di queste mie parole man mano che le leggerai; poiché la sua vita è minacciata, ed essa sa che non può vivere e prosperare, né dominare più a lungo i tuoi sentimenti, il tuo andare e venire, come prima, se tu accetti nel tuo cuore la mia parola e le permetti di dimorarvi. Sì. Io sono venuto a te, ora, a farti conscio della mia presenza; poiché ho già preparato la tua mente umana in modo che essa possa, fino a un certo punto, comprendere il significato di me. Io sono sempre stato con te, ma tu non lo sapevi; ti ho espressamente condotto attraverso il Deserto dei libri e degli insegnamenti, delle religioni e delle filosofie, tenendo sempre davanti agli occhi della tua anima la visione della Terra Promessa; alimentandoti con la manna del Deserto, perché tu potessi ricordare e apprezzare il pane dello Spirito e anelare a esso. Ora ti ho condotto sulla riva del Giordano che ti separa dal tuo divino retaggio. Ora è venuto per te il tempo di conoscermi coscientemente; è venuto il momento di attraversare il fiume e di passare nella Terra di Canaan, nella terra del latte e del miele. Sei pronto? Vuoi andare? Allora segui questa parola che è l'Arca del mio patto, e passerai a piedi asciutti. Saint germain )*(Stazione Celeste) |
Post n°48 pubblicato il 13 Agosto 2009 da QuetzalcoatlLaFenice
Illuminare la vostra anima, donarle la gioia, la forza di sentire, il bisogno di capire e interagire in queste forze fa portare dentro di lei l'immaginabile.
L'anima ha bisogno di vibrare, ha bisogno di essere, ha bisogno di ascoltare, ha bisogno di crescere come un bambino.
L'anima ha bisogno di sentire l'amore: l'amore che l'uomo, che ha deciso di portarlo dentro di sé, ha per l'anima.
L'uomo gira, cammina, mangia, studia, lavora ma non riconosce quella parte di sé che gli da quell'energia.
L'anima è la forza interiore che cresce, che dona, che ci porta a capire cosa vogliamo decidere di fare o cosa vogliamo imparare.
L'anima è lì pronta ad ascoltare, a guidare, a camminare
ma l'uomo molte volte è sordo e non la fa vibrare e non accende quella luce d'amore che è dentro il suo cuore.
L'anima è grande, l'anima è un seme: è un seme di Dio.
L'anima cresce e non basta quella vita, ci vogliono tante vite per crescere.
L'anima è una bambina che cammina in tempi e modi diversi. E' una bambina che sorride, che piange, che vibra.
L'anima è dolce.
L'anima è grande.
Voi chiamate anime antiche, anime nuove, anime vibranti, anime nella luce.
L'anima è unica è una parte divina: l'anima è una piccola particella della grande forza creatrice che crea sulla Terra una parte di sé in materia e non è detto che se anche è nata nel tempo di Atlantide o al tempo che voi chiamate dei romani oppure cinquant'anni fa, l'anima non possa essere un'anima dolce e vibrante.
Può essere più bambina, può essere più biricchina ma l'anima sa che ha tutto il tempo che vuole per portare dentro di sé la luce.
La luce che l'uomo deve manifestare nel suo cuore.
La conoscenza è qualcosa che c'è, è qualcosa che vibra, è qualcosa che è
ma è l'anima quella parte importante che dovete ascoltare, che dovete far vibrare dentro di voi.
Non è la sofferenza ma è la gioia.
L'anima è gioia, la sofferenza fa parte della materia, è qualcosa che non è dentro l'anima.
L'anima vi guida, vi porta a conoscere, vi fa vedere ma siete voi che decidete di essere, in quell'anima, la giusta vibrazione che sentite
e se sentite il dolore vibrerete con quel dolore ma non è l'anima che ve lo ha ordinato.
L'anima anche se sceglie un percorso difficile, vi sembrerà per voi difficile capire questo, l'anima decide di farlo con gioia.
Poi quando si trasforma in materia allora conoscete il dolore.
Ma se lasciate andare questa illusione anche la ferita più grande,
anche la malattia più dolorosa, diventa gioia
perchè l'anima ha scelto di crescere.
Lo so che è difficile capire tutto questo, lo so che per l'essere umano tutto è difficile ma credetemi, se solo voltate lo sguardo da un'altra parte e cambiate la vostra visione, vi accorgerete che sparirà il dolore, sparirà la sofferenza e l'illusione che voi metterete sarà un'illusione felice, sarà quello in cui voi crederete
e tutto quello che voi vorrete sarà fonte di gioia.
Io sono Metatron l'arcangelo del Signore http://www.lucedimetatron.com/content/view/78/55/ |
Post n°47 pubblicato il 02 Luglio 2009 da QuetzalcoatlLaFenice
Prima di chiudere gli occhi, ho deciso di fare quello che lui definiva l"'esercizio dell'Altro". 'Sono qui in questa camera,' ho pensato. 'Lontano da tutto ciò a cui sono abituata, parlo di cose per le quali non ho mai provato alcun interesse e passo la notte in un paese dove non ho mai messo piede prima. Posso fingere, per alcuni minuti, di essere diversa.' Mi sono messa a immaginare come mi sarebbe piaciuto vivere quel momento. Mi sarebbe piaciuto essere piena di gioia, curiosa, felice. Vivere intensamente ogni istante, dissetarmi con l'acqua della vita. Avere di nuovo fiducia nei sogni. Essere capace di lottare per ciò che desideravo. Amare un uomo che mi amava. Si, era davvero questa la donna che avrei voluto essere e che, all'improvviso, compariva e si trasformava in me. Ho sentito la mia anima inondata dalla luce di un Dio, o di una Dea, in cui non credevo più. E ho percepito che, in quel momento, l'Altra abbandonava il mio corpo e si sedeva in un angolo della piccola camera. Io guardavo la donna che ero stata fino ad allora: era debole, ma fingeva di essere forte. Aveva paura di tutto, ma diceva a se stessa che non si trattava di paura, bensì della saggezza di chi conosce la realtà. Costruiva pareti intorno alle finestre da cui penetrava la gioia del sole, affinché i suoi mobili non si sbiadissero. Ho visto l'Altra seduta nell'angolo della camera, fragile, stanca, delusa. Controllava e schiavizzava quello che avrebbe dovuto essere sempre libero: i sentimenti. Tentava di giudicare l'amore futuro in base alla sofferenza passata. L'amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L'amore può condurci all'inferno o in paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. E necessario accettarlo, perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza. Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli. E necessario ricercare l'amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore, anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva. (Paolo Coelho) |
Post n°46 pubblicato il 17 Giugno 2009 da QuetzalcoatlLaFenice
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