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La luce filtra a fatica fra le ciglia ancora chiuse. Ti penso e continuo a rigirarmi il tuo pensiero fra i denti. Lo mastico e lo assaporo piano, insieme al giorno.Ha un gusto dimenticato sul palato ubriaco dalle troppe sigarette. Amaro. Si, il tuo pensiero sa di amaro,  acre come l'aceto bevuto a crudo. E' un graffio senza crosta e brucia.Non posso fare a meno di sentire la tua assenza.Non posso fare a meno di dirmi quanto mi manchi ora che mi innamoro dell'onda delle tue parole.Ora , mi manchi, penso e l'alta marea sommerge i miei pensieri. Mi manchi mentre alla mente riaffiora il tuo sorriso che si infrange sugli scogli dei miei silenzi.Si, mi manca la tua allegria come antidoto alla mia malinconia.Mi manchi e ti guardo scivolare sulla linea di confine della mia prigione.Mi manchi come miraggio appiccicato a quella porta da cui sei uscito. Mi manchi me lo sussurro piano mentre il giorno stenta a nascere.Mi manchi e lo tengo stretto fra i denti e rido per non far sentire ad altri il rumore della tua assenza dentro me.Mi manchi e non voglio che altri sappiano.Annuso la tua assenza, il tuo silenzio, e calzo le scarpe nuove affinchè nessun altro sappia quanto sia banale il mio silenzio.dal web