Amicizia e amore fanno la loro comparsa già a cinque anni. Con l’amico del cuore giochi, ti confidi, gli racconti i tuoi segreti. Mentre con la bambina che ti piace speri solo che ti guardi e sorrida. L’amicizia è subito fiducia e sicurezza, l’amore è subito rischio. E, per tutta la vita, l’amato e l’amico sono le figure che costituiscono la nostra «compagnia» più intima. La loro presenza ci rassicura, ci riscalda il cuore, ci aiuta ad affrontare le difficoltà. Spesso, dopo una lunga intimità, la persona amata diventa anche l’amico più intimo, con cui ti confidi, fai progetti, con cui affronti tutti i problemi della vita. Ma ci sono delle cose che la donna non dice neanche a suo marito. Le dice ad una persona amica che la capisce intimamente, a cui può confidare dubbi, sogni, speranze segrete. E l’uomo a qualcuno a cui può rivelare altri aspetti della sua personalità, o lo aiuta ad evadere dalla routine, o gli dà informazioni, consigli. La vita del nostro amico è sempre per noi fonte di insegnamento.Per questo, quando non hai con te queste persone, ti senti in esilio. Perché l’esilio non è solo essere costretto a stare lontano dalla tua patria, dalla tua città, dalla tua gente, è soprattutto essere separato dalle persone su cui puoi sempre contare, che ti sono indispensabili nelle difficoltà. Vivere in esilio può essere molto amaro, ma è sopportabile se hai con te chi ami o l’amico del cuore. Certo sono importanti i figli, ma non puoi confidargli le tue preoccupazioni e le tue angosce. Con loro devi sempre essere forte, mentre con l’amico puoi essere debole, triste, sfiduciato addirittura disperato, lasciarti cadere per terra e lui ti risolleva. Augusto attraversava delle terribili crisi di sconforto, ma aveva accanto Agrippa a cui lasciava in mano il potere supremo. E cosa avrebbe fatto Marx senza Engels che lo manteneva e che, alla fine ha addirittura messo insieme il volume «Il capitale»?Spesso la coppia non tiene conto della importanza che può avere un amico per uno di loro. Orgogliosa della sua esclusività lo considera un estraneo, talvolta lo allontana. Ma anziché rafforzarsi spesso si indebolisce perché nessuno può dare all’altro quello che gli dava l'amico. E a volte basta un amico non umano. Ricordo il caso di una donna che ha costretto il marito a liberarsi di un cagnolino randagio a cui si era affezionato. E lui non si è mai rassegnato alla sua mancanza.Francesco Alberoni
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Amicizia e amore fanno la loro comparsa già a cinque anni. Con l’amico del cuore giochi, ti confidi, gli racconti i tuoi segreti. Mentre con la bambina che ti piace speri solo che ti guardi e sorrida. L’amicizia è subito fiducia e sicurezza, l’amore è subito rischio. E, per tutta la vita, l’amato e l’amico sono le figure che costituiscono la nostra «compagnia» più intima. La loro presenza ci rassicura, ci riscalda il cuore, ci aiuta ad affrontare le difficoltà. Spesso, dopo una lunga intimità, la persona amata diventa anche l’amico più intimo, con cui ti confidi, fai progetti, con cui affronti tutti i problemi della vita. Ma ci sono delle cose che la donna non dice neanche a suo marito. Le dice ad una persona amica che la capisce intimamente, a cui può confidare dubbi, sogni, speranze segrete. E l’uomo a qualcuno a cui può rivelare altri aspetti della sua personalità, o lo aiuta ad evadere dalla routine, o gli dà informazioni, consigli. La vita del nostro amico è sempre per noi fonte di insegnamento.Per questo, quando non hai con te queste persone, ti senti in esilio. Perché l’esilio non è solo essere costretto a stare lontano dalla tua patria, dalla tua città, dalla tua gente, è soprattutto essere separato dalle persone su cui puoi sempre contare, che ti sono indispensabili nelle difficoltà. Vivere in esilio può essere molto amaro, ma è sopportabile se hai con te chi ami o l’amico del cuore. Certo sono importanti i figli, ma non puoi confidargli le tue preoccupazioni e le tue angosce. Con loro devi sempre essere forte, mentre con l’amico puoi essere debole, triste, sfiduciato addirittura disperato, lasciarti cadere per terra e lui ti risolleva. Augusto attraversava delle terribili crisi di sconforto, ma aveva accanto Agrippa a cui lasciava in mano il potere supremo. E cosa avrebbe fatto Marx senza Engels che lo manteneva e che, alla fine ha addirittura messo insieme il volume «Il capitale»?Spesso la coppia non tiene conto della importanza che può avere un amico per uno di loro. Orgogliosa della sua esclusività lo considera un estraneo, talvolta lo allontana. Ma anziché rafforzarsi spesso si indebolisce perché nessuno può dare all’altro quello che gli dava l'amico. E a volte basta un amico non umano. Ricordo il caso di una donna che ha costretto il marito a liberarsi di un cagnolino randagio a cui si era affezionato. E lui non si è mai rassegnato alla sua mancanza.Francesco Alberoni