Post n°25 pubblicato il 11 Settembre 2013 da suseganaonline
L'iniziativa di informazione 'Comunicare per Esistere', organizzata dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto in collaborazione con GustaTrevignano, avvia una riflessione sui temi della qualità agroalimentare.
I giornalisti e i comunicatori de l'Italia del Gusto condurranno i protagonisti della filiera in uno 'spazio' fatto di domande, di interviste in diretta, in modo da realizzare poi trasmissioni multimediali comprensibili e interessanti. Proprio per questo è stata invitata a partecipare l'azienda Decor srl di Trevignano. Anno 1993, Decor srl di Trevignano (Tv), entra nel mercato del monouso in carta con la sua produzione di buste portaposate. Un prodotto innovativo per quegli anni e che ha ben presto conquistato le tavole di molti locali per l'igiene e la praticità garantite. L'azienda veneta diventa in breve tempo un punto di riferimento del settore e nel tempo arricchisce la sua offerta con prodotti quali tovagliette sottopiatto.tovaglioli bar, bustine di zucchero,salviettine umidificate, buste pratikit e altri prodotti complementari. Per tutti questi prodotti Decor offre la più ampia gamma di decori generici e soprattutto la possibilità per il cliente finale di personalizzarli con il proprio marchio. Le buste portaposate e le tovagliette sottopiatto della Linea Fashion sono l'ultima creazione in ordine di tempo.Realizzati su 11 differenti colorazioni, combinabili tra loro,questi prodotti si prestano a conferire un ulteriore tocco di eleganza ai locali senza dover rinunciare alla praticità e alla sicurezza a livello di igiene che i prodotti di questa azienda assicurano da sempre. DECOR s.r.l. Via Industrie 21/c31040 Trevignano (TV)
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Post n°24 pubblicato il 02 Marzo 2013 da suseganaonline
A poco piu’ di un chilometro dal centro di Montebelluna, in direzione nord-nord-est si erge dalla pianura … una grande collina? Una piccola montagna? Sicuramente un rilevo ancora in formazione, dato che le sue quote altimetriche continuano a crescere di qualche centimetro ogni anno. Un rilievo un po’ particolare, con una forma a scudo, appoggiato cosi, nel piano, che giunge ad un’altezza di piu di 350 metri e che sbarra la strada ad un fiume, il Piave. Lui, silenzioso, si e’ dovuto rassegnare a girare intorno, naturalmente non prima d’aver laciato le tracce del suo passaggio in grotte lunghissime e particolari. Il Montello ha una sua storia, lunga ed interessante, che parla tra l’altro di Monsignor Della Casa che qui ha scritto -il Galateo- e di Napoleone che qui non e’ stato molto… gentile. E’ stato abitato sin dalla preistoria, e’ rimasto coperto da foreste fino al tempo della Serenissima che ha utilizzato il suo legname per l’Arsenale e persino nel sottosuolo riserva sorprese che il gruppo speleologico e l’universita’ di Padova ancora non hanno finito di indagare.
Oppure, alla ricerca di un maggiore impegno, c’e’ la possibilita’ di affaticarsi su e giu’ per qualcuna delle 21 prese – strade che salgono e scendono la collina, parallele tra loro ed unite da una dorsale…Passeggiare nel bosco puo’ riservare la sorpresa della visione di qualche capriolo, qualche lepre… in stagione, per gli amanti della natura poi e sempre possibile partecipare all’operazione Bufo-Bufo, per cercare di salvare insieme ai volontari del posto le migliaia di utilissimi anfibi che attraversano la strada per andare a deporre le uova nel piave… O andare a funghi, ad asparagi selvatici… La visita ai luoghi della grande guerra: il monumento – ossario di Nervesa, il cimitero degli inglesi a Giavera, il monumento a Francesco Baracca, l’osservatorio del Re offre altri motivi di interesse. Non basta: il Montello e’ pieno di ristoranti ed agriturismi che offrono tipicita’ e qualita’. Di osterie con prodotti particolari, di cantine con vini di alto livello. Le iniziative di valorizzazione del Montello sviluppate dal Cenacolo del gusto, sono state sempre sostenute da aziende private, come la Tabaccheria di Massimo Cavallin di Montebelluna. “Sono anni -osserva Massimo Cavallin-,che giornalisti e comunicatori propongono dei momenti di riflessione agli amministratori pubblici, ai rappresentanti delle associazioni e agli imprenditori del Montello per ragionare insieme sulla realizzazione di un piano di comunicazione territoriale capace di valorizzare le eccellenze ambientali artistiche storiche ed enogastronomiche della ‘montagna’ dei veneziani. Una spessa coltre di chiacchiere si è dolcemente adagiata sui rilievi collinari, dimostrando, se mai ve ne fosse bisogno, di quale tempra coriacea siano fatti i politici locali troppo impegnati, per via di colore politico, a scannarsi che a costruire qualcosa. “ |
Post n°23 pubblicato il 02 Marzo 2013 da suseganaonline
In occasione delle manifestazioni della rassegna 'I Mille Colori della Tipicità', promosse dall'Associazione L'Altratavola, è stato pubblicato un numero speciale della rivista 'le Terre' sulle iniziative svolte nella zona del Montello e dei Colli Asolani. Le diverse iniziative di informazione sono state sostenute, fra gli altri, anche dalla Tabaccheria Massimo Cavallin ( via Vivaldi n.8,Montebelluna). "La tabaccheria italiana- commenta Cavallin-, si sta velocemente trasformando in un polivalente centro servizi a disposizione della collettività, che garantisce un numero sempre maggiore di opportunità: dai servizi di pagamento di bollettini ai voucher Inps ed alle ricariche della Postepay, svolti da Banca ITB." Tutto ha inizio con la vendita del tabacco alla fine del 1600, per proseguire due secoli dopo con i fiammiferi e le carte da gioco; nei primi del ‘900 si è passati al commercio del Chinino di Stato, alla brillantina, al sapone, ai quaderni e persino all’olio e alla farina…fino ad arrivare alla tabaccheria come centro specializzato a livello commerciale e oggi qualificato centro servizi a favore della popolazione, dove anche l’arredo diviene parte integrante per l’attività stessa del negozio. " Anche se il mio settore di operatività - commenta Cavallin -, può sembrare distante da queste iniziative di informazione che valorizzano le realtà locali,in realtà sono assai attaccato alla nostra identità culturale. Vivo e lavoro in questa comunità e ritengo sia doveroso contribuire in qualche modo alla sua conoscenza e al suo sviluppo."
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Post n°22 pubblicato il 17 Dicembre 2012 da suseganaonline
In questa Bodega di recenti natali (per l'attuale proprietà), situata a Costantina, paesino caratteristico della Sierra Norte di Siviglia, si lavorano all'incirca 80.000 kg d'uva all'anno.Per spiegare il successo dell'azienda possiamo far parlare direttamente i numeri,che alla nascita (2002) erano 8000 bottiglie l'anno e dieci anni dopo sono passate a 50.000. Questa zona vitivinicola è di millenaria tradizione, la cantina e l'abitazione rilevate dal gioviale (ed italofriendly ) proprietario risalgono al 1640; il che rappresenta di per sè un valore aggiunto alla degustazione dei suoi vini. La zona subisce pesantemente nel secolo scorso il tracollo dell'industria locale a seguito dell'arrivo della fillossera, seguito da uno spopolamento importante (da 15.000 a meno di 5.000 abitanto totali.). Situazione che il proprietario è determinato a migliorare attraverso la sua azienda, scegliendo la zona di Costantina proprio perchè ingiustamente svantaggiata dalle contingenze storiche. Anche qui la filiera produttiva è attentamente seguita, internamente dall'azienda stessa, dalla posa del vigneto all'imbottigliamento. La vinificazione è manuale e fatta in casse da 20 kilogrammi. L'estrema qualità dei vini degustati è in parte dovuta ad una lavorazione peculiare,la malolattica, da noi italici quasi integralmente ignorata per la sua complessità. Questo trattamento consta nell'addizione di acido lattico all'acido malico naturalmente presente nel processo di trasformazione del vino in fermentazione. Necessita di controlli oculati e richiede una temperatura ambientale costante che viene mantenuta tra i 17 e i 20 gradi. L'esecuzione, se ben fatta, esalta al massimo le qualità e le note delle uve presenti, mentre se lasciata a se stessa ,anche solo per un giorno o due, implica la distruzione del raccolto intero. La proprietà ritiene fondamentale sia per Costantina, che per la stessa Bodega Fuente Reina, valorizzare l'enogastronomia, vero nodo cruciale, dato che ricevono molti gruppi turistici, che poi possono favorire opportunità di esportazione. Pertanto, giù il cappello a questo produttore, molto attento sia alle visite turistiche, che al continuo miglioramento della qualità di vino, che anno dopo anno cresce. |
Post n°21 pubblicato il 20 Settembre 2012 da suseganaonline
L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione l'Altratavola inaugurano in questi giorni |