RIFLESSI DI ME

" Non so scrivere "


Strano paradosso dei nostri tempi a volte mi sembra che:se non scrivi non sei;se non hai facebook non esisti;se non "cippi"ogni ansito su twitter sei morto;se non metti la foto nel profilo non sei vero.Non so, io credo che scrivere debba essere prima di tutto un piacere per chi lo fa e poi certo tradursi anche in piacere per chi legge ma mai un obbligo, un dover pubblicare qualcosa per dimostrare di essere vivi e vegeti.A  volte penso che se hai così tanto tempo per scrivere forse vivi poco (o ti piace davvero molto e si sa per le cose che amiamo troviamo sempre il tempo !)Ci ho pensato un poco in questi giorni perchè una nuova conoscenza, con  gioioso entusiasmo (grazie Ale !) mi ha incoraggiato a farlo.Ho apprezzato dentro di me l'invito di una quasi sconosciuta (sempre meglio che sentirsi dire: per favore fallo per noi NON scrivere !!) però mi sono chiesta: tu Susanna desideri scrivere? Pubblicare qualcosa? Mah, la risposta è stata mah, forse no...A me piace comunicare in qualsiasi forma questo avvenga: occhi negli occhi, al telefono, sms, per mail, msn,  messaggeria di libero, lettera con tanto di francobollo e penne colorate, segnali di fumo o piccione viaggiatore e scrivere è un modo per comunicare ovviamente, dopo la parola direi "il modo" per eccellenza e quindi cosa mi frena?Credo di prediligere da sempre i rapporti di intimità, di confidenza, che si creano con un altro essere umano a tu per tu in un dialogo a due, credo che il dialogo a due sia "la modalità" che mi viene più spontanea per comunicare, non quindi la platea, il gruppo, la folla, il web .Mi terrorizza abbastanza il vasto mondo del web, tanto lo trovo meraviglioso per cercare notizie e quindi per nutrirmi nella lettura (come avere a disposizione l'intera biblioteca d'Alessandria d'Egitto ) così lo trovo spaventoso all'idea di essere letta (e giudicata in fondo) da chicchessia.Quindi magari sono solo una fifona? Temo il giudizio?Può essere! Odiavo prove, esami e valutazioni a scuola (anche se poi ero la secchiona della classe ma non li ho mai vissuti bene), odiavo quando  il capo mi veniva alle spalle silenzioso mentre lavoravo e leggeva il mio pc ( e non perchè chattassi ^-^), odio ancora oggi entrare in una stanza affollata e sentirmi gli occhi addosso...Se vado indietro col pensiero, c'entra forse anche una timidezza antica di una bambina che ascoltava molto e parlava poco (magariiii direbbe ora il mio amore! ), di una bambina che guardava le altre giocare in cortile desiderosa di unirsi a loro ma non osava proporsi (forse per paura di un rifiuto) aspettava che la invitassero, chiedendolo ma solo con gli occhi.Siamo esseri complessi e il frutto di tutto ciò che abbiamo vissuto e attraversato ma anche nuovi ogni giorno e in grado di cambiare,  di rinnovarci e di crescere.Quale donna voglio diventare? Una che scrive di aver vissuto o una che vive? Magari sarò così brava da coniugare entrambe le cose o magari asseconderò la mia natura e mi perderò nel piacere della lettura di libri e blog.Certo che sto scrivendo del perchè non voglio scrivere il che rasenta la follia ^-^Meglio che risponda alla vita (sotto le sembianze del mio amore che impaziente mi chiama) e mi nanneggi !