RIFLESSI DI ME

TEMPO ORDINARIO (By Susi-cuoca)


Da che ho memoria, amo rendere straordinario l'ordinario: la quotidianità, la routine, il dovere, il lavoro, le incombenze di ogni giorno...Come? Gustandomele, senza dare mai nulla per scontato.Rifiutandomi di subire la mia vita ma scegliendola ogni giorno.Devo cucinare tre pasti al giorno? (O lavare, stirare, raccogliere le foglie, fare la spesa, curare nonna, pagare le tasse..) Posso lamentarmene, posso buttare qualcosa di surgelato nel microonde o posso scegliere di farli diventare tre piccoli capolavori per gli occhi e per il palato.Posso dare sfogo alla fantasia e alla creatività, divertendomi nel farlo e poi godendo del risultato con chi amo.Sento forte, dentro di me, la precarietà dell'esistenza, sono grata ogni mattina del nuovo respiro, giorno, mese, anno che mi viene donato.Il tempo possiamo calcolarlo, pianificarlo, usarlo al meglio, ma non siamo padroni neppure di un solo istante.Il valore del tempo, talvolta, si percepisce meglio quando ci fermiamo (per scelta o necessità).Troppo spesso intrappolati nella successione frenetica degli istanti, ci precludiamo lo sguardo d'insieme.Consumiamo tutto: oggetti, territori, risorse, persino le persone e noi stessi talvolta  e tendiamo a consumare anche il tempo, in una frenesia del fare.Se ci sollevassimo un istante al di sopra della nostra vita, del nostro correre, del nostro affannarci, potremmo forse, riappropriarci del tempo.Trovando anche momenti di reale riposo in cui rientrare in noi stessi nel profondo e percepire la bellezza e la grandezza dell'essere umano.Degli altri e di noi stessi, in un intreccio imprescindibile dove ascolto profondo e incontro non possono che generare gratitudine per ciò che ricevo e per le tracce che lascio.