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Fabrican, vestiti spray

Post n°1791 pubblicato il 07 Giugno 2016 da ilclan05
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Quante volte proviamo giacche, pantaloni e gonne che visti sul manichino sono perfetti, ma indossati fanno tutto un altro effetto. In questi casi abbiamo sicuramente desiderato degli abiti cuciti addosso a noi, ma ben pochi si possono permettere di farseli cucire su misura dal sarto di fiducia. Ecco allora la soluzione: gli abiti spray!

Da una collaborazione tra l'Imperial College di Londra e il designer spagnolo Manel Torres della Royal College of Art è nata la tecnologia Fabrican, unione dei termini inglesi fabric (tessuto) e can (bomboletta), ovvero fibre di tessuto in spray. La sospensione viene spruzzata e le fibre, intrecciandosi e aderendo tra loro, si asciugano all'aria e creano un vero e proprio film di tessuto. Viene prodotto in materiale sia naturale che sintetico, anche di diversi colori e addirittura profumi, può essere tagliato e modellato a seconda della necessità. E' lavabile, ma può anche essere dissolto e riciclato per creare altre idee.
Guardate un po' come funziona e che risultato sorprendente:

Può essere spruzzato su persone o oggetti e si modella perfettamente alla superficie di destinazione. Per questo il suo uso non è studiato per limitatarsi soltanto al campo della moda, ma si intende estenderlo anche nel settore medico per bendaggi o cerotti, in quello dell'automotive per l'interno delle vetture o riparazioni e rinnovamenti, o nel campo del design per forme innovative e particolari, che è difficile ottenere con altri materiali e chissà quali altri utilizzi verranno sperimentati.

Per saperne di più visitate il sito ufficiale FabricanLtd.com.

 

 

 

 
 
 

PORTALE AUSTRALIA PUNTATA 35 SPECIALE AUSTRALIA IN DIRETTA"I Lavori più pagati" Con Antonino Loggia

Post n°1790 pubblicato il 06 Giugno 2016 da ilclan05
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 La storia di Antonino Loggia, Ragazzo Siciliano che 2 anni fa decise di trasferirsi in Australia, in Questi Video Vi Mostreremo come Antonino è riuscito ad inserirsi nella Vita Australiana tappa per tappa, ci spiegherà è ci darà le dritte per chi vuol cambiar vita è trasferirsi in Australia grazie anche al suo portale un avventura che vi consigliamo di seguire...

 LINK PORTALE AUSTRALIA:  www.portaleaustralia.com

 
 
 

L'hotel in Giappone gestito da robot, piacerà agli ospiti?

Post n°1789 pubblicato il 06 Giugno 2016 da ilclan05
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Aprirà in Giappone questa estate un albergo definito low cost ma che avrà come dipendenti anche dei robot.
La tecnologia non finisce qui, si prospetta una gestione veramente high-tech come mai è stata implementata prima.
L'hotel si chiamerà Henn-na collocato all'interno di un parco a tema (Huis Ten Bosch) che ricorda l'Olanda del 1600.
Quale sarà l'impatto nell'avere a che fare non con persone vive ma con delle macchine?
E' questo il futuro dell'accoglienza?

La struttura
L'Henn-na hotel aprirà a Luglio nella circoscrizione di Nagasaki (che gli europei conoscono per essere stata una delle zone colpite dalla prima bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale) e sarà una struttura studiata appositamente per dare agli ospiti totale autonomia senza doversi preoccupare di interagire con il personale o con i servizi messi a disposizione.
Si comunicherà con la reception tramite un tablet, le regolazioni ambientali saranno totalmente gestite impiegando sensori di temperatura per il riscaldamento o raffreddamento dell'ambiente, di luce per la regolazione degli scuri alle finestre. E anche l'accesso in camera avverrà con il riconoscimento facciale, non servirà più la chiave!

Ovviamente la sostenibilità è anche aumentata dalle scelte di risparmio energetico con fonti a basso consumo ed un uso strutturato degli acquisti e dei prodotti impiegati.
Saranno a disposizione per la prima fase solo 72 camere che però si è già messo in preventivo di creare un secondo edificio con le stesse caratteristiche.

I robot
Inizialmente saranno pochi, per quegli impieghi dove il valore aggiunto umano è superficiale (secondo il creatore della struttura): ordinare al bar, eseguire check-in o check-out, richiedere la lavanderia, ma si vuole andare a sfruttare la scienza legata alla robotica per avere sino al 90% dei dipendenti non umani.

I costi
Il prezzo è decisamente interessante, si parla di 67 euro per una doppia e 53 euro per una camera singola, ovviamente per camere standard, ci sarnno anche camere deluxe o superior, ma, questo è molto europeo, il costo varierà anche in base alle richieste, ovvero seguendo la stagionalità di affluenza, arrivando anche a mettere all'asta le camere con però un tetto massimo di spesa.iflessioni
Sicuramente l'avvento della bionica ha stimolato anche L' impiego di macchine non in situazioni di estrema necessità come situazioni mediche o di impossibilità di uso degli uomini. Orientarsi ad una sostituzione dell'uomo per un albergo ha generato qualche perplessità soprattutto tra un certo tipo di usufruitori di servizi alberghieri perché al momento questo hotel è dedicato al turismo locale e non extra orientale.
A chi non piace un bel sorriso quando si arriva in un albergo? Oppure un saluto spontaneo in un corridoio o anche ricevendo delle consegne in camera? Quanto il robot sarà umanizzato a comprendere l'empatia della persona che gli sta di fronte? A oggi rimangono delle macchine che, se anche con un inizio di principio di deduzione, non percepiscono i sentimenti. Come Spock, il vulcaniano di Star Trek, uomo di logica ma non di sentimenti che, pur umanoide che sia... non percepisce la parte irrazionale dell'animo umano. Vogliamo veramente questo?

 
 
 

I CONSIGLI DI FRUSCIANTE PUNTATA 33 "Frusciante intervista George A.Romero"

Post n°1788 pubblicato il 03 Giugno 2016 da ilclan05
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Uno dei recensori cinematografici più cliccati della rete,Federico Frusciante è qui per portare roba buona sul tubo. E non farà prigionieri....

 

LINK FEDERICO FRUSCIANTE: http://www.youtube.com/Frusciantone

 

 

 

 
 
 

Donna importuna steward in volo

Post n°1787 pubblicato il 03 Giugno 2016 da ilclan05
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Steward e hostess devono avere determinate caratteristiche fisiche di altezza e prestanza fisica per poter svolgere adeguatamente il loro lavoro, soprattutto in caso di emergenza. Capita quindi durante un volo di vedere assistenti di apprezzabile bellezza. Quando questo però porta a molestie sessuali, è decisamente esagerato.

E' successo su un volo Virgin Atlantic che una giovane insegnante inglese di 25 anni, Katherine Goldberg, sia arrivata a pretendere insistentemente un approccio sessuale da uno steward del volo su cui stava viaggiando. Che la donna stesse semplicemente flirtando giocosamente? No, la Golberg non ha approcciato l'uomo soltanto a  parole, ma toccandolo e afferrandolo vigorosamente addirittura nelle parti basse.

La donna inlgese di origini sudafricane stava tornando all'aeroporto londinese di Heathrow dopo aver trascorso un periodo in visita ad alcuni parenti in Sud Africa. Non si conosce la ragione, ma la protagonista di questa bizzarra storia avrebbe bevuto una bottiglia intera di whisky a bordo, prima di importunare lo steward.

Già in passato una donna aveva affrontato un viaggio in aereo ubriaca, causando non pochi problemi a staff e passeggeri, per paura di volare. Che anche per la Golberg il motivo fosse lo stesso?

La vicenda che può far ridere in quanto un po' ridicola ha però dei risvolti poco piacevoli per la protagonista: arrestata all'arrivo all'aeroporto di destinazione ed incarcerata, è ora uscita sotto pagamento di cauzione, ma dovrà essere giudicata dalla Corte della Corona entro breve. Rischia fino a 10 anni di carcere per molestie sessuali in volo.
Si dice spesso che l'alcol fa male, o no? In questo caso davvero parecchio!

 

 
 
 

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