Creato da DaSylene il 16/10/2009

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Oggi, ovvero Lisa Jane Smith

Post n°100 pubblicato il 07 Aprile 2010 da DaSylene

Oggi è stata una delle mie giornate, un giorno vissuto più d'istinto che di realtà, un giorno aggrovigliato, avvinghiato al profondo senso dell'universo.
A pranzo sono entrata in libreria, ancora profondamente rilassata e con i sensi abbandonati nel sentimento d'anima. Ho preso un solo libro, senza nemmeno leggere il titolo. Un'intuizione, di quelle che non lascio capitare così spesso. Ma oggi ero in piena consapevolezza, serena a sentire il mondo attorno e pronta a ricevere i segnali, tutti i segnali, ogni segnale. L'ho comprato.
Solo fuori della libreria ho guardato il titolo. "L'iniziazione", collana I Diari delle Streghe.
Stasera ho aspettato la quiete, prima di cominciare a sfogliarlo.

Pagina 21.
<<"Ma io ti conosco", pensò Cassie. In quell'istante, una strana immagine le balenò nella mente. Stava fluttuando fuori dal proprio corpo e riusciva a vedere entrambi, sè ed il ragazzo, in piedi sulla spiaggia, il sole che brillava sui capelli di lui e lei che lo guardava. Tra loro c'era un filo d'argento che vibrava e riecheggiava di forza.
Un fascio di energia che li collegava. Era così reale che quasi allungò la mano per toccarlo. Correva da cuore a cuore, e stava cercando di avvicinarli l'uno all'altra.
Un pensiero, quasi una debole voce che veniva dal profondo del suo essere, le attraversò la mente. La voce diceva: "Il filo d'argento non potrà mai essere spezzato, le vostre vite sono collegate.  Non potete fuggire l'uno dall'altra più di quanto non potete sfuggire al destino".>>

Pagina 22.
Il ragazzo la posò sul palmo di Cassie, chiudendo le dita della ragazza attorno alla pietra. Appena la toccò, Cassie avvertì una specie di scossa elettrica che dalla mano si propagò al braccio. La pietra sembrava viva in un modo che non riusciva a spiegare. Nonostante le pulsassero le tempie, riuscì a sentire le parole del ragazzo, che parlò velocemente e con un filo di voce.
"E' calcedonio, una... pietra della fortuna. Se mai dovessi trovarti nei guai o in pericolo o qualcosa di simile, se mai dovessi sentirti sola e non c'è nessuno a cui chiedere aiuto, stringila forte - forte - e pensa a me."
Cassie era rapita. Respirava a fatica e il petto le pesava. Erano così vicini; Cassie riusciva a vedere i suoi occhi, lo stesso colore del cristallo, e poteva sentire il suo respiro sulla pelle e il calore del suo corpo che rifletteva quello del sole.
"Diverso", pensò di nuovo Cassie; era diverso da qualsiasi ragazzo avesse mai conosciuto. Sentì una dolce sensazione di calore lungo il corpo, che sapeva di libertà e possibilità. Stava tremando, riusciva a sentire il battito del cuore nelle dita, ma non era in grado di dire se fosse il suo o quello del ragazzo. Sembrava che prima le avesse letto nel pensiero, ma adesso aveva la sensazione che le fosse penetrato nella mente.
E poi fece qualcosa che scioccò Cassie più di ogni altra cosa successa in quel giorno sconvolgente. Avvicinò il polso ferito alle labbra e lo baciò. Fu il più lieve, il più delicato dei tocchi, e avvampò dentro Cassie come un incendio. lei lo guardò, confusa e incredula, incapace di parlare. Non riusciva nemmeno a muoversi o a pensare; poteva solo restare lì e percepire, sentire.
Poi il ragazzo si decise ad andarsene davvero.>>

Ora sono qui, indecisa se proseguire con il terzo capitolo oppure lasciare che la notte compia il suo corso, per scoprire il senso di domani vivendolo, senza cercare anticipazioni nel libro.
Ma sono indecisa, perchè sento anche l'altra voce, che mi suggerisce che se l'Universo l'ha portato nelle mie mani, è perchè è necessario che mi prepari a qualcosa...
Già, non è una scelta facile. Ma qualsiasi scelga, ho la certezza che sarà quella giusta.
E poi, non è mica così facile ascoltarmi tracimare.. nè capita mai per caso (anche se quando capita, non so mai la ragione).

E - ovviamente (!?!) - questo è il post numero cento. Ovviamente !?!

 
Rispondi al commento:
Rue_Morgue2
Rue_Morgue2 il 07/04/10 alle 09:44 via WEB
Questo non è un libro, è un viaggio mentale. Non può essere stato scritto..
 
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