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Inno a scuola


A scuola quest'anno ci sono delle novità.A Bergamo il nuovo anno scolastico inizierà con Fratelli d'Italia cantato in coro da un centinaio di studenti. E con l'alzabandiera. Così ha deciso il dirigente scolastico provinciale Luigi Soffia. Motivo? «L'inno è simbolo dello Stato e dell'unità nazionale, ed è giusto che i ragazzi lo cantino». E siccome i giovani studenti (i 900 della scuola, di cui 30 stranieri, ma anche rappresentanti dei ragazzi di altre scuole) dovranno pur prepararsi per l'occasione, la cerimonia è stata fissata per il 16 settembre, cioè il giorno dopo la riapertura degli istituti. Tutti contenti? Assolutamente no: dalla lega sono arrivati già i primi commenti: Daniele Belotti, presidente della commissione Cultura in consiglio regionale, sentito da Repubblica «cantare l'inno in cortile è una sceneggiata per rinsaldare un'identità che in realtà è debole. Sarebbe stato meglio fare cantare ai ragazzi Notèr de Berghèm, inno cittadino che li rappresenta davvero».