TANARDI

Lutto Provinciale


VOLPAGO DEL MONTELLO Incendio la scorsa notte nella storica Hosteria da Fasiol, danni ingenti
Volpago del Montello Incendio la scorsa notte nella storica «Hostaria da Fasiol»in via Feltrina a Volpago del Montello ai confini con il comune di Montebelluna e Trevignano. Sessant'anni di vita, dislocata però cinquanta metri più avanti dal sito orginale dove ora si trova, l'Hostaria da Fasiol è da sempre uno degli più frequentati locali del montebellunese anche perchè si trova lungo un'arteria molto frequentata da camionisti ed operai che molto presto(l'hostaria apre alle 5.30) si recano al lavoro nelle fabbriche del posto. «Non mi sono accorto di niente - afferma la signoraGuolo - che è la proprietaria dei muri che ospita l'hostaria gestita da circa due anni da una coppia di sposi di Trevignano. Verso le 23.45 ha suonato al mio campanello del mio appartamento una pattuglia della polizia che mi hanno segnalato che dall'interno usciva del denso ed acre fumo nero. Io abito sopra il locale e mi sono precipitata al pianterreno e ho visto una scena alla quale mai avrei voluto assistere, un fumo nero che interessava tutto il bar. Sul posto c'erano i vigili del fuoco di Montebelluna che hanno provveduto con grande tempestività a spegnere l'incendio». Ingenti comunque i danni causati dal corto circuito sprigionatosi da un vecchio frigorifero, danni da quantificare ma che dovrebbero superare decisamente i diecimila euro. La nube nera infatti ha coinvolto tutto l'interno del bar danneggiando in maniera irreparabile l'arredamento della cucina, il bancone e tutto quanto si trovava esposto. Sul posto sono anche arrivati i carabinieri di Montebelluna che hanno effettuato i rilievi del caso. Da Trevignano sono piombati in via Feltrina i due gestori del bar che per tutta la giornata di ieri hanno cercato di recuperare quello che si poteva. L'area esterna è stata isolata con del nastro in plastica bianco e rosso e all'ingresso del bar mestamente in evidenza un cartello «chiuso per incendio» che ha costretto molti clienti a risalire in auto e proseguire per il loro cammino. Luciano Beltramini