ALLA FINESTRA

IL BIMBO CHE NEI PRATI...


Dolce cantar al nascer del sole,lentamente l’aria s’intiepidisce,i fiori si destano,gonfiano dei petali la seta,mostrano impettiti i loro colori,salutano i prati ancora infreddoliti.La notte è passata e la vita è tornata.Il vecchio abete sbadiglia ancora,tende i rami a voler solleticare il cielo,il cielo è divertito,regala a tutti un luminoso azzurro sorriso.L’abete ringrazia,si china,alla sua amica ombra sussurra qualcosa,le chiede di quel bimbo che giocava,le chiede se ancora lo ricorda.Come fare a dimenticarlo,lui correva tra i verdi campi,lui accarezzava dei fiori la luce,lui si inerpicava sulle fronde più alte,poi, tra le braccia della sagoma scura,stremato,cercava riposo.D’improvviso una lacrima cade sulla rosa,scivola sul ciuffo d’erba,innaffia la terra.L’ombra svanisce senza salutare.E’ il vecchio abete che piange il suo amico bambino,e con lui il cielo,e con lui il sole,si uniscono al pianto.Nessuno gioca più con loro.La vita è passata, la notte è tornata.