TASPI

Il Nautilo imprigionato


Anno dopo anno contemplò il silente lavoroche produceva la sua lucida spira;tuttavia, mentre la spirale progrediva,lasciò la dimora del trascorso anno,per la nuova.Penetrò con passo leggero nella lucida arcata.Ne costruì la pigra porta,si adagiò nella nuova dimora,dimenticando la vecchia.Grazie per il Celeste messaggio da te recato,figlio dell'inquieto marerigettato dal suo desolato grembo!Dalle tue labbra morteeccheggia una nota più chiaradi quella che Tritonemai soffiò dal suo corno inghirlandato.Mentre essa risuona al mio orecchio,attraverso le profonde caverne del pensiero,odo una voce che canta:costuisci più maestose dimore,o anima mia!Mentre le brevi stagioni trapassano,abbandona il tuo passato angusto!Lascia che ogni nuovo Tempiopiù nobile dell'ultimo,ti abbracci dal cielo con una volta più vasta,fino a chetu sia finalmente libera,abbandonando la tua conchiglia,ormai troppo piccola,lungo il requieto mare della vita!  Oliver W. Holmes * parole arcane celate e ben in vista *