TASTIERA VELENOSA

E' FINALMENTE FINITO IL MESE DELLA BUROCRAZIA!!


Gli insegnanti avrebbero preferito un altro mese con i loro alunni, piuttosto che la fiera della burocrazia che oggi, grazie a Dio e a tutti i santi in fila, si è finalmente conclusa! Ah, la burocrazia, detestabile burocrazia! Detestabili commissioni che sono quei gruppi di persone svogliate selezionate da un gruppo di persone incapaci per far fronte a delle faccende inutili. Detestabili Collegi dei Docenti che non sono altro che riunioni di persone che prese singolarmente non possono fare nulla, ma che messe insieme possono decidere che non si può fare nulla. Detestabili assemblee che consistono essenzialmente in un gruppo di insegnanti che hanno già i neuroni fritti di loro, che stanno a fissare la proiezione di un’interminabile serie di slide di Power Point finché non cessa tutta l'attività elettrochimica del cervello; solo a quel punto si prendono le decisioni. E qui ci stanno a pennello le leggi di Mitchell sulla comitatologia. Dunque: 1) Ogni problema semplice può diventare insolubile se si tiene un numero sufficiente di incontri per discuterne. 2) Non appena la maniera di mandare a ramengo il progetto viene presentata, è invariabilmente accettata come la soluzione migliore. 3) Non appena la soluzione manda a ramengo il progetto, tutti quelli che l'hanno sostenuta diranno: "Avrei dovuto manifestare le mie perplessità fin da allora". Nella scuola tuttavia si sa che funziona tutto in maniera complicata, come nel resto degli affari di competenza statale. Facciamo un esempio. La collaboratrice scolastica (ex bidella, giusto per complicare ulteriormente la vita usando due parole lunghe un metro al posto di una) si è accorta che i water sono incrostati, urge l’acquisto del W.C. Net. Non è che basta prendere e mandare qualcuno nella bottega del paese? Ma nooo!!! C'è tutta la procedura da seguire alla lettera!!! Dunque, per prima cosa bisogna individuare e fare una valutazione delle reali condizioni dei water producendo una relazione dettagliata, in seguito bisogna richiedere l’autorizzazione all’acquisto del prodotto. L’autorizzazione viene passata a chi di dovere e in seguito finisce nelle mani dei responsabili degli acquisti, che richiamano per sapere in che condizioni sono i cessi e quanto materiale ordinare. L’ordine viene fatto ad un fornitore che sta a trecento chilometri di distanza dalla scuola, che naturalmente manderà il materiale a mezzo corriere. Il carico di W.C Net non arriverà però direttamente alla bidella, che nel frattempo dovrà pulire con l’aceto sottratto sciaguratamente all'insalata di casa sua, lasciando nell’aria un fragrante aroma che resta per giorni e giorni. Il prodotto arriverà alla sede centrale dove verrà controllato e mandato alla scuola, nel giro di una settimana, perché in sede centrale hanno altro arretrato da controllare. Al sospirato arrivo del prodotto, il responsabile interno dovrà catalogarlo nel registro dei prodotti in dotazione e fino ad allora non si potrà usare. Quando finalmente i cessi potranno essere disincrostati, sarà passato un mese dall’inizio del calvario. E dire che sarebbe bastato calare un cestino dalla finestra della scuola, chiamare a squarciagola la sciura Lina del market sottostante e farsi dare il W.C. Net!!! E così la burocrazia diventa capace di trasformare una soluzione in un problema! Da qui nasce spontanea la battuta, classico dei classici. Quanti burocrati ci vogliono per avvitare una lampadina ? Due. Uno per assicurare che si sta facendo tutto il possibile, mentre l'altro avvita la lampadina nel rubinetto. Insomma si naviga in un lago di escremento fluido e il massimo della speranza e dell’ottimismo può essere il pensare che se d’inverno la cacca gela ci si possa pattinare sopra! La burocrazia è una vera rovina e, per spiegarne l’essenza, casca a fagiolo l’aneddoto del bimbetto che, tornando a casa da scuola, chiede al papà di rispondere a un quesito: “Papà, mi dici che cos’è la burocrazia?”. Risposta del papà: “"Scrivimi la domanda su carta semplice a quadretti e torna a ritirare la risposta tra una quindicina di giorni". Per concludere degnamente questo post antiburocratico, inserisco anche una storiella di Quino e del suo mitico personaggio, cioè Mafalda. Il piccolo: "Ciao, Susanita mi ha detto che hai una tartaruga e sono venuto a vederla. Come l'hai chiamata?". Mafalda: "Burocrazia". Lui: "Burocrazia? Ma senti un po', chiamarla burocrazia! E perchè burocrazia? Eh, perchè?". Mafalda: "Eh, ormai si è ritirata. Forse, se venivi prima...". Lui: "Come? Per oggi basta? Ma che roba. Io sono venuto apposta!". Mafalda: "Mi spiace, dovrai tornare domani. Per oggi è impossibile". Lui: "E domani a che ora, più o meno?". Mafalda: "Mah, non saprei con esattezza". Lui: "Ah... beh... Torno domani... Insomma, non ho capito perchè l'ha chiamata così". Secondo voi perché?