TASTIERA VELENOSA

TRATTATO SU RACCOLTE PUNTI E RITIRO DEI PREMI


Oggi, la VELENOSA DISCOVERY ha pensato di svolgere una ricerca sul campo, in merito alle raccolte punti dei supermercati e al relativo ritiro dei premi.Abbiamo chiesto ad una casalinga di fare da cavia per il nostro esperimento e l'abbiamo messa "al volante" di un simpatico carrello. Come d'abitudine la signora ha mostrato fin da subito la solita stramaledetta  premura e ha guidato il carrello quasi fosse una Formula 1 e lei la Schumacher delle massaie.Le abbiamo consegnato la nostra tessera punti e le abbiamo gentilmente chiesto di dare un'occhiata al relativo catalogo premi. Ne ha subito afferrata una copia, pensando “Oh che bello!”. La signora è stata ben contenta della notizia, pregustando il classico momento del "Ogni euro di spesa un punto e con più punti la possibilità di avere splendidi premi, scelti dal catalogo".Per lei, tra l'altro, i punti erano già belli e pronti, manco la fatica di fare la spesa! Sapevamo in partenza che con cento punti = cento euro si poteva sperare ben poco, per esempio un phon di ottima marca o una bistecchiera elettrica... Pari valore, giusto? Così abbiamo caricato la tessera con circa quattrocento punti = quattrocento euro, traguardo più che considerevole! Balle di Fra’ Giulio! Ci siamo sbagliati di grosso! La nostra massaia, preso in mano il catalogo, lo ha sfogliato in cerca di qualcosa di appetibile: uno stereo, una macchina fotografica, un tostapane! Eccheccavolo! Per poter avere ciò che pensavamo ci volevano minimo 3000 punti! Tremila euro per un tostapane???? E che accidenti tostava per essere tanto costoso? Fette di pane in oro zecchino? Minimo un tostapane, per valere tremila euro, avrebbe dovuto sbrigarci tutte le faccende di casa e portareianche il cane di sotto per fargli fare la pisciatina! Con i nostri quattrocenti miserandi punti che cosa potevamo aspettarci? Semplice come bere un sorso d’acqua, ma indigesto come inghiottire un’intera testa d’aglio: con i nostri punti avevamo diritto a due tazzine da caffè, chincaglieria Made in China da cinquanta centesimi l’una! Abbiamo iniziato a pensare che a chi aveva messo in piedi questa fregatura autorizzata avrebbe meritato quattrocento punti…di sutura! La nostra casalinga ha continuato a scorrere i premi…( vi preghiamo di tradurre in euro e poi di riflettere): 3500 punti, accappatoio in spugna. Ma per valere tanto le spugne dovevano essere quelle pescate direttamente nelle profondità del Mediterraneo e pure specie protetta! Meglio avvolgersi nella carta igienica, tanto assorbe lo stesso, anche se si scioglie subito…4500 Punti, panca per addominali. Nove milioni delle vecchie lire per una panca che sembrava una di quelle che ci sono in chiesa, del modello che usavano nelle palestre dell’antica Roma? Per carità, gli addominali ci sono già venuti a forza di ridere! 12000 punti, barbecue! Davvero ai confini della realtà! Sul barbecue acceso ci avremmo messo ad arrostire le chiappe degli autori del catalogo: questo sì che ci avrebbe dato soddisfazione! 1500 punti, abbonamento alla rivista “Starbene”. Ma se qui c’è qualcuno che non sta bene, devono essere proprio i responsabili di queste iniziative. 1500 euro, tre milioni di una volta, per abbonarci a un giornale? E a chi ci viene a dire che tanto sono soldi che abbiamo già speso, giunga propizia la nostra benedizione: una raffica di “ma va a cagare” che provocherebbe l’intasamento della rete fognaria cittadina! Inutile dire che la nostra inchiesta si è interrotta bruscamente, onde evitare un reflusso gastrico da record. Ma ragazzi! Non sarebbe ora di aprire un po’ gli occhi e smetterla di farsi prendere in giro? Perché al posto di fare le raccolte punti, non fanno pagare un po’ meno cara la roba? Ce lo stiamo proprio chiedendo...