TASTIERA VELENOSA

RIFORMA DELLA SANITA’: NUOVO CODICE DEI DIRITTI DEI MALATI


In questi ultimi tempi la redazione ha avuto a che fare con dottori e ospedali. Ne abbiamo viste veramente per i santi e per i beati, tanto da arrivare a dire: “In che cavolo di mani ci affidiamo!?”. Tra incompetenti, ciarlatani, contaballe e maniscalchi mancati abbiamo collezionato un bel campionario di deficienti con la laurea, pieni di vanagloria ma completamente spanati di cervello. In virtù di ciò, abbiamo pensato di scrivere un codice dei diritti dei malati, fatto a immagine e somiglianza dei “dottoroni” che abbiamo avuto il piacere di incrociare sul nostro cammino.CARTA DEI SERVIZI ( dove carta è sinonimo di carta igienica)1 – A ogni cittadino che entri in ospedale è consentito farsi il segno della croce. Qualora il cittadino fosse di religione differente, potrà fare il segno che vuole, basta che non ammicchi asso o settebello.2 – Tutti i malati sono uguali davanti alla malattia, ma quelli che conoscono il primario sono più uguali degli altri.3 – Il malato è un essere umano  e in quanto tale va trattato. Anche dopo un’operazione va trattato con il massimo rispetto, senza sbatacchiarlo troppo mentre lo si trasferisce all’obitorio.4 – Il malato ha diritto a ricevere le iniezioni un giorno in una chiappa e un giorno nell’altra, salvo la domenica quando verrà punto in tutte e due le chiappe per santificare la festa.5 – Nel caso in cui il malato non vedesse il medico da una settimana, ha diritto di chiedere se è vivo. Non se è vivo il dottore, ma se è vivo lui!6 – L’orario della sveglia, delle visite e dei pasti deve essere organizzato in funzione dei bisogni del malato, fatta eccezione per i bisogni dei medici e degli infermieri. Se il malato non è d’accordo, può protestare con la suora, che fa il comodo suo pure lei.7 – Il cibo deve essere servito senza far sapere come è preparato. Se il malato lo viene a sapere, ha il diritto di andare a vomitare in bagno. E comunque il malato ha il diritto di pensare che c'è chi sta peggio di lui: quel povero pollo lesso smollacchioso e insipido che gli sta nel piatto, sta decisamente peggio!8 – A ogni malato deve essere garantito un ambiente silenzioso con la necessaria privacy, tipo armadi a muro e ascensori bloccati al terzo piano. I malati che abbiano bisogno di aria (di che qualità non ha importanza) potranno chiedere di essere trasferiti nella corsia d'emergenza della tangenziale.9 – Se un malato viene dichiarato erroneamente sano a causa di uno scambio di lastre, questi ha il diritto di pensare allo spavento che si piglia l’altro che non ha niente ma gli dicono che invece è ammalato.10 – Il malato ha il diritto di sapere che, se si cura, il suo male passerà in una sola settimana, mentre, se non si cura, passerà in ben sette giorni!11 – Il malato ha il diritto di conoscere la sua diagnosi, che consiste nel talento molto sviluppato fra i medici nell'intuire l' ammontare del suo conto in banca in modo da poter stabilire quanto a lungo debba essere ammalato. 12 – Il malato che entra in ospedale non è più una persona, ma diventerà un “caso”. Infatti se guarirà, sarà proprio per caso.13 – Anche dopo morto il malato avrà diritto alla sua importanza: per i fiorai e l’agenzia delle pompe funebri. Anche le ossa serviranno alla resurrezione della carne, perché rinascere disossati è  un’impresa assai ardua.